344. IN CAMMINO – A.D.C.

Mi capita, spesso, di accennare sul bollettino parrocchiale ad alcune associazioni di tutela e assistenza ai sacerdoti di cui faccio parte come iscritto e, in alcuni casi, come amministratore o revisore dei conti.

Alcuni mi hanno chiesto chiarimenti. Lo faccio volentieri perché si tratta di associazioni di nicchia e quindi poco conosciute… perfino dai sacerdoti.

L’A.ssociazione D.iocesana del C.lero che ho l’onore di presiedere e di cui sono pure amministratore segue i sacerdoti anziani, ammalati, in crisi (inclusi coloro che hanno lasciato il ministero) offrendo loro una serie di servizi: previdenziali, sanitari & assistenzali, assicurativi e finanziari.

In ogni vicariato della diocesi c’è un sacerdote -in genere è il vicario di zona- che fa da referente e avvisa nel caso si verifichi qualche situazione di disagio. La segnalazione viene prima di tutto inoltrata al Vescovo che poi, generalmente, la “gira” all’ADC in modo che salti fuori una soluzione al problema.

Quindi, ad esempio, nel caso un sacerdote abbia bisogno di una visita specialistica o di un ricovero o di una badante per l’assistenza domiciliare (ecc.) l’ADC contatta, a seconda delle esigenze, chi può intervenire per aiutare. Nel caso sopra accennato l’Assicurazione, il Patronato, la Caritas, la Residenza sanitaria ecc.

Quando poi – altro esempio – un sacerdote ha bisogno dell’ospedale e non ha familiari si provvede all’assistenza attraverso dei volontari o dei professionisti ai quali si corrisponde un regolare stipendio.

La nostra Associazione Diocesana, al momento, comprende TUTTI i sacerdoti diocesani inclusi coloro che non sono incardinati formalmente ma di fatto lavorano in Diocesi.

Come si mantiene?

Abbiamo un fondo – modesto – ma sufficiente per le necessità finanziarie più urgenti e una rete di collaboratori laici che ci assicurano la loro presenza in caso di necessità.

Il fondo, costituito a suo tempo da offerte volontarie dei sacerdoti, viene amministrato (in modo molto prudente) dal sottoscritto.

Mi preme sottolineare che l’ADC non grava minimamente sul gettito dell’8/1000 che è destinato in massima parte ai poveri e alla sistemazione delle chiese.

Domani vi scriverò della FACI.

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