Torno brevemente sull’argomento per condividere con voi le mie idee.
Allora, premesso che la benedizione annuale della famiglia/casa è una iniziativa lodevole e per di più supportata dalla tradizione e come tale da praticarsi; constatato però che nel nostro paese sono più gli ospiti del fine settimana dei residenti stabili; considerato pure il fatto che sono entrato nei 74 anni e ho problemi di prostata dobbiamo necessariamente rivedere questa iniziativa pastorale.
Come? A mio sommesso parere occorre una maggiore collaborazione fra il sottoscritto e i fedeli (cioè quelli che credono nell’efficacia spirituale della benedizione… che, per fortuna, sono molti).
La soluzione potrebbe essere questa:
1) INVITARE il parroco a casa (verificando che abbia trascritto con precisione l’appuntamento sull’agenda) soprattutto là dove ci sono anziani o piccoli. Basta alzare il telefono e io corro… Beh, proprio correre no ma insomma verrò senz’altro .
2) PROVVEDERE autonomamente ritirando in chiesa l’ampolla e l’immagine sacra. In questo caso è necessario, giunti a casa, riunire la famiglia e pregare insieme anche se per pochi momenti.
Lo scorso anno non è andata male. È vero che i tempi si sono raddoppiati (4 mesi invece che due) ma siamo riusciti a “coprire” l’intero paese.
Quindi proviamoci anche quest’anno e speriamo che vada ancora meglio.
Io ho già iniziato a muovermi. Anche stamani. Spengo il computer e vado!