La carità autentica comporta la costruzione di veri legami con gli altri.
Essere amici dei più svantaggiati e donare loro con affetto potrà realizzarsi se ci faremo noi stessi poveri con il nostro prossimo.
Auser “Verde Soccorso Argento” di Forte dei Marmi da quasi vent’anni assiste famiglie e anziani in difficoltà, provvedendo a garantire loro pasti caldi e beni di prima necessità.
Per la fondatrice dell’associazione, Franca Amadei, queste persone rappresentano la sua famiglia.
DI SILVIA CECCHI
È facile incontrarla in bicicletta mentre pedala, carica di pacchi, per recarsi dalle persone di cui si prende cura. Franca Amadei sfida tutte le stagioni e non salta un giorno per assistere famiglie e persone che hanno bisogno di lei per un pasto caldo, per dei beni di prima necessità e per una parola di conforto.
Guida a Forte dei Marmi l’Auser “Verde Soccorso Argento”, che lei stessa ha fondato nel ’97 quale associazione socio sanitaria per essere di aiuto a coloro che attraversano delle difficoltà. L’opera di volontariato all’inizio era rivolta a persone anziane sole, poi si è estesa a interi nuclei familiari, dove sono presenti anche bimbi piccoli. A differenza di quanto si pensava, infatti, le necessità invece di ridursi sono andate aumentando: “Le persone non trovano lavoro, la crisi morde, il turismo si riduce e la situazione peggiora per tutti”, spiega Amadei. “Come si fa a dire di no ai bambini?”.
L’associazione attualmente si prende cura di novanta famiglie e di una decina di persone singole tramite un gruppo composto da nove volontari, cui si aggiungono in estate studenti universitari che si offrono per dare una mano.
Il gruppo di volontariato garantisce un pasto caldo praticamente tutti i giorni (per la precisione dal lunedì al venerdì, più tre domeniche al mese). A questo si aggiunge nell’arco dello stesso mese la consegna di spese alimentari come scorta per il periodo. “Verde soccorso argento” ha accesso al banco alimentare di Calenzano, struttura nazionale che fornisce derrate di alimenti di prima necessità alle associazioni che hanno requisiti specifici e ne fanno richiesta.
Per i pasti caldi quotidiani i volontari cucinano in prima persona cibi idonei come pasta o carne. Per lo stesso fine l’associazione ritira le porzioni in avanzo delle mense scolastiche del territorio, come previsto in accordo con l’assessore comunale competente Rachele Nardini.
L’attività benefica conta anche sulla disponibilità di vari esercizi pubblici, quali bar, negozi di alimentari, di frutta e verdura che donano prodotti o rimanenze di buona qualità. Nei periodi delle feste, inoltre,diversi abitanti del paese portano dei beni all’associazione per i più svantaggiati.
Il quartier generale dell’Auser è l’abitazione privata della stessa Amadei. Lo spirito con cui anima l’associazione è quello di famiglia, per questo motivo, in caso di particolari necessità, i volontari si rendono disponibili per cucinare direttamente presso le famiglie che assistono,come pure capita che qualcuno venga accolto direttamente in casa dalla presidente storica per condividere un piatto caldo.
In generalele persone seguite dall’Auser si recano presso l’abitazione di Franca per ritirare i prodotti offerti, mentre a coloro che sono impossibilitati a farlo provvedono la stessa Amadei e i suoi volontari, recandosi a domicilio con un mezzo di trasporto o personalmente.
Il rapporto umano e la fiducia reciproca sono alla base delle relazioni che legano la fondatrice dell’associazione alle persone che assiste.“Loro sono come la mia famiglia”, spiega Amadei che, pur essendo moglie, madre e nonna non può trascurare coloro che fanno affidamento su di lei:
“Non possiamo saltare neanche un giorno di servizio. Avvertiremmo troppo rimorso. Abbiamo un rapporto di affetto con le nostre famiglie e i nostri anziani. Quando entriamo nelle loro case ci tratteniamo a parlare perché siamo in confidenza. Dare ascolto ai problemi fa sembrare le difficoltà meno gravi. Ovviamente il problema resta, ma, parlandone, diventa meno pesante perché non ci si sente più soli”.
Franca ci racconta che, quando qualcuno non la vede, la cerca per accertarsi che stia bene. Altri le riempiono il cuore con gesti di riconoscenza, come il dono di una semplice caramella, che lei accetta con tanta gratitudine perché rappresenta tutto quello che le possono offrire.
“L’incontro ci aiuta reciprocamente. Noi volontari ci sentiamo spronati a portare avanti questo servizio e a ringraziare il Signore che ci ha dato la possibilità di renderci utili”.
La carità non si identifica nell’elemosina. Come commenta un anziano pastore, monsignor Mirello Paoletti, nel volume “Ti rendo grazie o Signore”, scritto in occasione del suo sessantesimo di sacerdozio, servizio spesocome parroco in numerose realtà e come rettore del seminario diocesano di Pisa per dodici anni,
“la carità autentica comporta la costruzione di veri legami tra noi e gli altri e questo può avvenire solo a patto di diventare, per la grazia di Cristo, intimi di chi si trova in una condizione più svantaggiata. Essere amici dei poveri, donare loro con bontà e con affetto potrà realizzarsi se ci facciamo noi stessi poveri con loro. Tale è appunto il procedimento ultimo dell’amore: ‘Dio è amore e chi sta nell’amore dimora in Dio e Dio in lui’(1 Gv.4, 16)”.
A questo proposito il sacerdote porta ad esempio san Vincenzo quando dice ad una delle sue prime figlie della carità:“Ricordati che ci vorrà tanto amore perché i poveri ti perdonino il pane che porti loro”. Così come cita sant’Agostino quando afferma: “Tu dai il pane a chi ha fame, ma sarebbe meglio che nessuno avesse fame”.
“Verde soccorso argento” effettua anche servizio di trasporto a favore di anziani e di ragazzi o adulti disabili per accompagnarli ad esempio dal medico o a scuola. L’attività è garantita agli assistiti dell’associazione e a coloro che ne fanno richiesta tramite il Comune o direttamente all’Auser. Questa dispone di due mezzi, uno proprio e uno assegnatole in comodato gratuito dall’ente comunale.
Da circa cinque anni l’Auser di Forte dei Marmi è priva di una sede propria, per questo motivo l’abitazione privata della presidente storica è divenuta il punto di riferimento di ‘Verde soccorso argento’. “L’attività che portiamo avanti è molto impegnativa e devo lasciare indietro la cura della casa”, spiega Franca. “Mio marito, anche se ogni tanto brontola, mi sostiene in quest’opera”.
Per l’associazione la situazione in questi ultimi anni si è fatta più difficile. In passato le erano stati concessi dei locali nell’odierna sede del Comune ed era stato dunque possibile organizzare una mensa in un luogo fisico determinato, invece di ricorrere all’attuale servizio casa per casa e del ritiro presso domicilio.
La mensa organizzata da ‘Verde soccorso argento’ era aperta sia a coloro che ne avevano bisogno sia a chi aveva piacere di prendervi parte. Anche il parroco di Forte dei Marmi, don Piero Malvaldi, ha pranzato con gli ospiti della struttura e vi ha accompagnato pure il vescovo allora in carica, monsignor Plotti.
In quest’opera Auser è stata aiutata per dieci anni dalla casa di cura San Camillo, tramite padre Gianfranco, la cui mensa provvedeva alla fornitura del pranzo per tutti gli ospiti.
Nella sede venivano poi svolte attività ricreative e altre iniziative per raccogliere fondi a scopo benefico.
“Il nostro intento– spiega Franca Amadei – era quello di gestire una struttura aperta a tutti, perché nessuno si sentisse emarginato e vi fosse condivisione”.
In seguito ‘Verde soccorso argento’ si è trasferita in spazi messi a disposizione da una famiglia di benefattori, finché dal 2010 è rimasta priva di locali.
Con lo stesso intento di creare partecipazione, Auser coinvolgeva anche ragazzi con deficit a fianco di coetanei che si rendevano disponibili per il servizio di guardianaggio delle mostre, attualmente cessato,nei locali del Fortino, di villa Bertelli e delle manifestazioni estive, che consentivano all’associazione introiti utili per portare avanti l’assistenza sociale.
Nonostante dunque Auser abbia dovuto fare i conti con un ridimensionamento non indifferente delle proprie possibilità, Amadei non si è lasciata scoraggiare: “Anche se non avrò niente, un bicchiere d’acqua lo offrirò sempre”.
A questo proposito‘Verde soccorso argento’ ha avanzato di nuovo al Comune la richiesta di ottenere dei locali dove stabilire la propria sede, con l’intenzione di potervi realizzare anche un asilo per anziani. Il progetto, in particolare, vorrebbe mettere a disposizione delle famiglie che hanno necessità di allontanarsi da casa per commissioni o altre incombenze di avere uno spazio dove poter affidare in custodia il proprio familiare.
Amadei si dice aperta a collaborare con tutte le associazioni che operano sul territorio, perché se ci fosse un’unione associativa ci sarebbe meno dispersione:“Non mi riferisco all’aspetto economico, perché giustamente ognuna ha necessità di fondi per i propri scopi,ma alle risorse umane. Quelle si possono condividere perché facciamo la stessa cosa. Uniti si potrebbe fare molto di più”.
Per entrare in contato con Auser “Verde soccorso argento” il numero di riferimento è 368/7611876.
Dicembre 2015