Martedì 26 c.m. si è tenuto l’incontro tanto atteso dei giovanissimi con Mons. Arcivescovo. Erano invitati i giov.mi pre-post Cresima delle varie parrocchie del Vicariato. C’è subito da dire che nonostante le incertezze iniziali dovute al tempo veramente esiguo avuto per preparare l’incontro tutto è andato al meglio: i ragazzi erano veramente tanti e tutto sommato anche assai motivati. Gli organizzatori poi, don Francesco in primis, hanno stilato un programma accattivante con una scaletta precisa che ha favorito l’attenzione e la partecipazione dei presenti.
Il tema riguardava le opere della misericordia. Per quelle dette “corporali” c’è stato, seguitissimo, l’intervento di un giovane extracomunitario africano ospite della Misericordia di Vittoria Apuana. All’inizio era assai imbarazzato; poi, rotto il ghiaccio, ha iniziato a parlare fluentemente della propria personale avventura di migrante in fuga dalla povertà e dalla guerra. Il suo paese d’origine, la Sierra Leone, è martoriato da sempre da una guerra civile strisciante che non risparmia niente e nessuno. L’unica possibilità per i giovani è la fuga all’estero, costi quello che costi. Nell’ascoltare le peripezie di quel giovane appena ventenne ma già con una esperienza di vita incredibile molti ragazzi si sono commossi: infatti un conto è parlare o leggere dei/sui migranti e un conto ascoltare dalla viva voce di un migrante le sofferenze, le umiliazioni subite per anni e anni fino a “tornare di nuovo alla vita” con l’approdo in Italia.
A rendere ancora più toccante la testimonianza la contemporanea presenza in sala di un bambino, piccolissimo, pure lui “rifugiato” insieme con la mamma, che trotterellava fra i presenti a prendersi le coccole delle ragazzine.
Nella seconda parte dell’incontro sono state presentate le opere della misericordia dette “spirituali”. L’argomento, più delicato, è stato introdotto da una sorta di gioco psicologico: i ragazzi sono stati invitati a scegliere, inserendo un sassolino nei contenitori opportunamente preparati, fra le varie opere della misericordia; quella più gettonata è stata “perdonare le offese”: l’Arcivescovo ha ritenuto opportuno intervenire immediatamente a sottolineare l’importanza della scelta introducendo al contempo un video veramente interessante sul tema del perdono.
Una breve lettura del vangelo di san Luca, la preghiera comunitaria del “Padre nostro” e la benedizione dell’Arcivescovo hanno concluso l’incontro un attimo prima che facessero il proprio ingresso delle ottime pizze ancora fumanti che hanno reso l’appuntamento anche “gustoso”. Chi scrive è dovuto rientrare e dunque non sa come sia andata a finire ma è stata senz’atro un’esperienza positiva.