153. IN CAMMINO – Natale in anticipo

Questa mattina il mio amico  X.Y. sprizzava di gioia. Mi ha fatto capire, con un po’ di nodo in gola, che per lui Natale era giunto con un paio di giorni d’anticipo.

Io, al contrario, ero un po’ immusonito perché dopo una attesa di giorni, dopo aver preparato tutto nei dettagli, non ero riuscito nemmeno a scorgere “la stella del Natale” la luminosissima stella data dall’avvicinamento di Giove a Saturno. Il cielo era completamente coperto dalle nubi e quindi ho dovuto rinunciare rimandando l’appuntamento ad altri 350 anni e passa…

Invece il mio amico la stella di Natale l’ha vista da vicino, anzi l’ha presa in braccio ai giardinetti di piazza… a Firenze.

Nella foto che mi ha mostrato si vede lui, sorridente, seduto su una panchina con due frugoletti a fianco che gli fanno compagnia: due suoi nipotini che non vedeva da molto tempo.

Sinceramente mi è sembrata un’esagerazione definire “Natale” un incontro con i nipotini ma – così mi ha spiegato – per lui è stata una cosa grande che gli ha dissolto in un attimo la tristezza che da anni lo angosciava.

Mi ha chiesto di aggiungere alle mie preghiere quotidiane un’altra, breve, di ringraziamento e nello stesso tempo di richiesta perché gradirebbe incontrare, sulla stessa panchina, altri suoi giovani nipoti che conosce soltanto in fotografia.

Non sono stato a fare il curiosone ma ho capito che questo momento gli ha restituito la gioia di vivere e questo mi ha fatto molto piacere per lui e per i suoi cari che hanno affrontato un lungo viaggio, per di più in questo momento pericoloso, per renderlo felice.

Chissà che Gesù Bambino non lo ascolti.

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