1172. IN CAMMINO – Padre Saverio Cannistrà

Sono di nuoco in ritardo ma ho più di una giustificazione… come adesso verrò a spiegarvi.

Questa mattina ero a Pisa per una riunione con l’Arcivescovo e i confratelli del Consiglio Presbiterale. La riunione, iniziata alle 9.30. doveva concludersi a mezzogiorno. Subito dopo avrei dovuto partecipare a un’altra riunione, sempre con l’Arcivescovo e i miei colleghi Consultori (consiglieri di fiducia dell’ arcivescovo) fino alle 13.30.

Invece, terminata la prima, Mons. Benotto ha annullato la seconda riunione invitandoci al contempo a passare un momento dal Duomo per una comunicazione importante.

Giunti in Duomo, davanti a un gruppo consistente di fedeli, ci ha annunciato che le sue dimissioni erano state accolte da Papa Francesco e che il padre carmelitano padre Saverio Cannistrà, sarebbe stato il suo successore.

Ci ha comunicato anche il giorno della consacrazione e l’ingresso in Diocesi per il giorno 11 Maggio p.v.

A quel punto applausi, commozione, congratulazioni  e tutto il resto…

Giunto a casa avrei voluto scrivervi subito ma la combinazione ha voluto che ci fosse una persona terribilmente depressa che aveva bisogno del mio aiuto. E, subito dopo, ancora una persona stavolta non depressa ma all’opposto euforica che mi ha trattenuto ancora a colloquio per più di un’ora!

Insomma eccomi qui alle 4 del pomeriggio a scrivervi qualcosa anche se sono molto stanco e ho bisogno di riposarmi.

Domani vi scriverò di nuovo di Padre Cannistrà.

1171. IN CAMMINO – Benedizione in famiglia

Quasi tutti i giorni esco per far visita e benedire alcune famiglie.

Molti fanno da soli. Altri reclamano la mia presenza e io vado, molto volentieri. Anche oggi sto per uscire per una visita di benedizione.

Alcuni mi hanno chiesto il motivo per il quale il retro del santino che reca impressa la foto della croce giubilare è in… bianco.

L’ho fatto di proposito per avere (o per darvi) la possibilità di scrivere qualcosa a ricordo dell’anno santo. È un anno speciale quello che stiamo vivendo e quindi merita ricordarlo in qualche modo.

Quando vengo invitato, ad esempio, oltre al ringraziamento scrivo un frase di saluto e di augurio per tutti i familiari soprattutto per quelli lontani… che possono essere i figli o i nipoti.

Lo stesso potete fare voi. Basta prendere la penna e scrivere, ad esempio:

Anno Santo 2025:

Affido al Signore tutti i miei cari. Chiedo per loro il dono della fede, della salute e della pace in famiglia.

Poi la firma:  La mamma (oppure, i genitori…) a ricordo!

Può darsi che il biglietto vada perduto ma anche che venga ritrovato dai bisnipoti nel prossimo anno-santo (2033 oppure 2050) in qualche cassetto: così penseranno a voi e vi ricambieranno con una preghiera.