Catechismo prima comunione 1

Vogliamo iniziare le nostre lezioni invocando il Signore come facciamo ogni settimana al catechismo. Le preghiere sono quelle di sempre: il Padre Nostro, l’Ave Maria, il Gloria, l’Angelo Custode, l’Eterno Riposo e l’Atto di dolore. ( chi non le ricorda chieda aiuto alla mamma; nel caso la mamma non le ricordasse cercatele sul computer…).

Intanto state tranquilli che la Comunione si farà! Ora però facciamo un po’ di catechismo. Allora cosa vuol dire “fare la Comunione“? Vuol dire ricevere il Corpo di Gesù Cristo. E la Messa… cos’è la Messa? È il “memoriale” dell’ultima cena di Gesù Cristo. “Memoriale” significa “ricordo vivo” quindi è come se, a celebrare la Messa invece di don Piero ci fosse Gesù!

CONCLUSIONE: O Gesù aiutami in questo momento tanto triste. Ti prometto che diventerò più bravo.

Catechismo prima comunione 2

La Comunione, come dicevo, è il Corpo di Cristo. Si riceve nel segno dell’ostia che è una piccola sfoglia di pane. I primi che hanno ricevuto questo pane speciale sono stati gli Apostoli durante l’ultima cena. Andò così. Erano i giorni della festa di Pasqua. Gli Ebrei festeg -giavano la Pasqua con una bella cenetta nel corso della quale leggevano la storia di Mosè che attraversa il mare.

Ora proprio sul più bello di quella cena (detta “ultima” perché poi Gesù morì in croce) Gesù prese un pane dal cestino lo spezzò in dodici parti (il numero degli Apostoli) e disse: “Questo pane è il mio Corpo spezzato per voi“. Poi prese il bicchiere con il vino e aggiunse: “E questo vino è il mio Sangue versato per voi che mi volete bene ma anche per tutti gli altri” “Mi raccomando”, aggiunse, “non vi dimenticate di ripetere quello che sto facendo in memoria di me. In quel momento Io tornerò presente in mezzo a voi”. Gli Apostoli non ci capirono un granché ma …

 

Catechismo prima comunione 3

Gli Apostoli avevano visto i gesti di Gesù e ascoltato le sue parole sul pane e sul vino ma non avevano capito. L’unico che ci capì qualcosa fu Giovanni, l’apostolo più giovane ma anche più coraggioso perché fu l’unico a seguire Gesù fino alla collina del Calvario, l’unico a seguirlo fino alla morte sulla croce. Quando vide le sue mani spezzate dai colpi di martello e dai chiodi, quando vide scorrere il sangue capì che dietro quelle parole misteriose dell’ultima cena (leggile di nuovo nella lezione 2) ci stava la decisione di Gesù, innocente e buono, di offrire la sua vita per noi, colpevoli e cattivi. Si mise a piangere. Capì, in un attimo, che Gesù era l’agnellino che prendeva su di sé tutte le cattiverie degli uomini, e accettava di morire, solo, abbandonato da tutti.

Viene da piangere vero? Povero Gesù! Allora, se in casa hai un piccolo crocifisso lanciagli un bacio.