2012. IN CAMMINO – Sofferenze

Ieri, giorno dedicato ai defunti, e ieri l’altro, solennità dei Santi, ho intravisto sul volto di molti amici e amiche presenti alle celebrazioni molta sofferenza.

Ieri me ne sono accorto andando in giro per le cappelle del cimitero a pregare e benedire le tombe: soprattutto in quelle che ospitano le salme più recenti ho notato occhi lucidi e avvertito sospiri e preghiere sommesse. Ma anche là dove i defunti sono sepolti da tanti anni non sono mancati gesti delicati di suffragio!

Nel giorno dei santi, sebbene non a tutte le Messe, il copione è stato lo stesso con preghiere, lacrime e sospiri. Le preghiere rivolte ai Santi, soprattutto ai nostri Patroni e compatroni, e le lacrime e i sospiri riservati alle foto dei nostri cari defunti esposte in bell’ordine agli altari laterali, a quello centrale e sulle balaustre.

Questa usanza, penso unica nel suo genere, commuove profondamente.

Anch’io, come voi e forse più di voi, resto profondamente commosso: voi ricordate infatti i vostri congiunti di famiglia, io – oltre a quelli – ricordo TUTTI i defunti del paese perché io stesso li ho accompagnati a questo appuntamento col Signore e li ho suffragati piangendo insieme ai familiari!

Sempre in questi giorni abbiamo pregato per i morti a causa delle tante guerre che insanguinano il mondo e per i viventi, soprattutto i politici, che non ne vogliono sapere di aprirsi al dialogo.

Adesso anche in Tanzania, paese da sempre tranquillo, sono sfociati disordini con un buon numero di uccisi nel mezzo alla strada: padre Yudas sta soffrendo moltissimo per questa situazione drammatica che coinvolge la sua nazione.

Anche noi dobbiamo darci una regolata al riguardo. Vogliamo aprirci  al dialogo anche con coloro che di dialogo non ne vogliono sapere. Come ha detto un famoso politico – la frase mi è stata riportata da un suo collega – “a differenza di San Francesco non siamo capaci di dialogare col lupo”. Ci limitiamo a pregare San Francesco ma del lupo – quale che sia – non ne vogliamo sapere!

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