559. IN CAMMINO – L’eccidio

Sono tornato in questo momento e mi sono subito messo a scrivere per timore di dimenticare… È stata una celebrazione più che dignitosa: Mons. Arcivescovo ha commentato le letture ma ha aggiunto anche una parola per ricordare il carissimo Pieri, ultimo superstite della strage e ha fatto bene perché si avvertiva la sua assenza…

Subito dopo mi sono imboscato per rientrare subito in canonica ma ho sbagliato: anch’io avrei dovuto salire al sacrario per ascoltare le commemorazioni.

In tanti salivano: fra questi anche una signora disabile che, un passo alla volta e sostenuta dal marito, si avviava pian piano.

Avevo delle attenuanti perché non sapevo che l’Arcivescovo avrebbe rinunciato a presenziare. Me lo ha detto all’ultimo momento… ho provato a telefonare a casa ma il cellulare era muto… non sapevo come rintracciare le persone che avevano l’appuntamento (importante) con me sempre per lo stesso motivo. A quel punto ho scelto il male minore e sono tornato a casa per ricevere i giovani in questione e … non li ho trovati perché impediti dal traffico impazzito!

Che dispiacere!

E va bene. Adesso cercherò di riprendermi perché oggi, alle 18.30, nel parco delle Canossiane saluteremo le Madri che lasciano il Forte (Madre Anna Maria sale a Milano come Superiora e Madre Roberta a Catania come vice) e Madre Danila che resta come nuova superiora.

Spero che intervengano molte persone perché le Suore Canossiane meritano tutto il nostro affetto.

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