Inizia la seconda fase del percorso sinodale indetto dalla chiesa italiana dietro esplicito suggerimento di papa Francesco.
Il risultato della prima fase l’ho pubblicato nella rivista di Natale che uscirà ai primi di Dicembre: è un buon lavoro che però dovrà oltre che essere conosciuto anche essere metto in atto e qui viene il difficile… anche se qualche iniziativa potrebbe essere alla nostra portata.
Infatti non mi aspettavo una seconda fase sempre riservata all’ascolto “ascolto”. Avrei preferito portare avanti le conclusioni della prima fase… Non sta a me però decidere e quindi mi adeguo alle indicazioni.
In questa seconda fase ci viene chiesto di mettere a fuoco in particolare alcuni aspetti quasi tutti inerenti il sociale: non è una novità nel senso che la Chiesa ha sempre posto attentione ai grandi temi della socialità, dalla scuola al lavoro, dalla famiglia alla politica ecc. ma è una novità che ci mettiamo in ascolto di queste persone. E, da notare, non un ascolto tanto per fare ma un ascolto convinto, pronti a porre in atto le indicazioni e i suggerimenti.
Ho già cominciato a stendere alcune domande, come ho fatto per la prima fase, per rendere più facile il lavoro: senza mettere qualcosa per scritto diventa poi difficile per chi deve sintetizzare preparare un lavoro serio.
Invece unendo l’ascolto diretto in assemblea o in piccoli gruppi (anche di faglia o legati alla professione) allo scritto (seppure molto sintetico) è possibile essere più precisi.
Nella prossima settimana proporrò anche a voi lettori del blog le quattro pagine preparate, una per giorno, certo della vostra collaborazione perchè ne va del futuro della nostra chiesa.
Ci conto!