Ieri, per posta, ho ricevuto un librettino con le “ricette” di zia Tina.
Appena aperto il plico ho riconosciuto, nella foto, la carissima amica Tina Torrisi scomparsa qualche anno addietro. Una donna straordinaria per intelligenza e cuore che ha lasciato un ricordo indelebile nella nostra comunità.
Aveva l’hobby delle cucina e custodiva gelosamente in un quadernetto le sue ricette, frutto di anni di esperienza. A suo tempo mi aveva donato la ricetta di un dolce speciale (la torta di mele) che avevo gustato in più occasioni.
Quando cominciò ad avvertire i segni delle brutta malattia che poi la portò alla morte, con fatica, mi scrisse una lettera che conservo gelosamente nell’archivio e che in questo momento ho, qui, davanti agli occhi.
Mi scriveva, fra le altre cose, dei suoi cari nipoti diventati suoi figli, alla morte della cara sorella Graziella, un maschietto di appena di 3 anni e sei mesi e una ragazza di 16 anni. “Il bimbo cercava la mamma e la ragazza era nervosa, povera creatura, per questa inaccettabile disgrazia”.
“Con l’aiuto di Dio – mi scriveva – pian piano ho proseguito il mio cammino insieme con loro partecipe di tutti gli episodi, gradevoli e sgradevoli, della loro giovane vita. Adesso sono giovani bravi e affettuosi come figli miei”.
” Mi domando ancora come abbia potuto fare tutto quello che ho fatto (…) perché non è vero che sono forte: sono debole e mi scoraggio spesso”.
Telefonando alla sua “bimba” ormai mamma l’ho ringraziata per questo bel gesto che ha fatto in memoria della zia. Mi ha spiegato che ha coinvolto anche nella ricerca anche la sua figliola e anche questo è bellissimo. Dimostra che la signora Tina aveva scritto il giusto quando mi aveva detto che erano ragazzi bravi e affettuosi.