Oggi, ultimo giorno della Novena non ci sono particolari preghiere o canti da fare ma soltanto vivere nel raccoglimento e nel silenzio attendendo il Signore.
Sarebbe opportuno fare qualche piccolo sacrificio ma voi ne fate già molti e quindi non credo sia il caso di insistere su questo punto.
Una parola però consentitemi di dirla riguardo alla “vigilia”.
Un tempo la vigilia – per lo meno in Italia – veniva vissuta nel digiuno o comnunque nella stretta osservanza di certe regole alimentari che prevedevano un consumo moderato di vivande tutte povere… pane raffermo, verdure, legumi, qualche noce o simili. Veniva detta vigilia “nera”…
Oggi certe tradizioni non usano più anzi la cena della vigilia, con ricche vivande e laute bevute, è divenuta una regola alla quale pochi resistono.
Molti però approfittano di questa santa vigilia per confessarsi e per fare gesti di bontà e quindi penso che possa andare bene ugualmente…
A proposito di confessione… ddevo correre in chiesa perché i penitenti mi reclamano. A stasera e AUGURI in anticipo.