In Via Palestro mi hanno riservato un’accoglienza speciale! Si erano trovati d’accordo per invitarmi a casa e così è stato. Io sono arrivato in bicicletta verso la tarda mattinata e in un’oretta circa sono riuscito ad assolvere al mio compito. In ogni famiglia mi sono fermato per la preghiera, la benedizione e la consegna del ricordo dell’anno santo con tanto di dedica personale a ricordo dell’evento.
Sì, perché il Giubileo è davvero un evento! E come tale va vissuto anche nell’intimità della famiglia…
Mi spiego meglio. L’anno giubilare viene vissuto a più livelli.
A livello mondiale viene suggerito il pellegrinaggio a Roma alla tomba di san Pietro o a quella di San Paolo (come faremo noi).
A livello nazionale alla Primaziale (la chiesa dove risiede il primate); a quello diocesano alla Cattedrale (la chiesa del Vescovo diocesano) e ai santuari mariani e ad altre chiese importanti.
Ma c’è anche un livello più basso, quello famigliare che è poi quello più immediato perché “tutto” ruota intorno alla famiglia. Ed è proprio pensando a questa realtà che ho deciso di offrire il ricordo dell’anno santo con la croce del giubileo in facciata e il retro bianco… da arricchire con una frase a ricordo.
È vero che l’indulgenza plenaria viene assicurata soltanto ai visitatori delle varie chiese giubilari ma forse quella “parziale” può essere meritata anche dalle famglie che si ritrovano intorno alla tavola per pregare o in chiesa per ricordare durante la Messa i propri cari!