Anche stanotte tuoni, fulmini e pioggia. Tanta pioggia.
E con la pioggia la solita umidità di risalita (che non si nota perché nascosta dai pannelli in legno), quella degli angoli alti che si vede, (eccome se si vede…) e quella dei libri liturgici e dei quadri letteralmente inzuppati di acqua e ricoperti dal salnitro!
Stamani quindi Dimitri proverà a stanarla perché davvero si nota e rende inutile tutto il lavoro di questi ultimi tre anni. Il trabattello verrà alzato sopra l’altare centrale e ci resterà un paio di giorni in modo da consentirgli di arrivare al punto incriminato in sicurezza e di eseguire il lavoro al meglio.
Per la celebrazione quotidiana useremo il tavolinetto in plastica che ci consentirà, pur con qualche disagio, di continuare a dire Messa.
Poi si sposterà davanti al presbiterio per raggiungere il cornicione e fare il trattamento antimuffa: ci dovrebbe arrivare con l’aiuto di elemento in metallo leggero studiato apposta per interventi di questo tipo.
Poi sospenderemo ogni intervento in attesa di tempi migliori e di qualche soldo in cassa: abbiamo i depositi bancari prosciugati da questi quattro mesi di lavori straordinari e non possiamo andare oltre.
La chiesa, come vi ho detto altre volte, viene gestita come una abitazione di famiglia e i lavori si fanno centellinando le spese…