Sto per recarmi in chiesa per il funerale di Michele Castellano, capitano di fregata della Marina Militare Italiana.
Confesso d’essere assai teso perché Michele era un amico carissimo oltre che assiduo frequentatore della nostra Comunità parrocchiale e della nostra chiesa.
Non so cosa riuscirò a dire nella consueta riflessione prevista dal Rito funebre temendo d’essere travolto dall’emozione… Purtroppo ho dei limiti fin troppo evidenti e fra i tanti quello di affezionarmi ai miei parrocchiani quasi fossero miei consanguinei.
C’è un motivo. Infatti:
Venuto al Forte come parroco ho avuto modo di leggere negli archivi della parrocchia i gesti eroici dei marinai e degli ufficiali imbarcati sulla corazzata Roma e su altre navi da guerra…
Sono stato onorato dell’amicizia e della stima di ufficiali della Marina Militare, (primo fra tutti la medaglia d’oro Emilio Barberi) e della mercantile… (l’ultimo che ho suffragato il comandande Foffa)…
Ho avuto in dono dall’associazione marinai il quadro di Santa Barbara (che hanno provveduto anche al restauro della reliquia della Santa)…
Ogni anno orniamo con fiori la lapide presente in chiesa a ricordo dei caduti in mare (militari e civili)…
Insomma, mi sento in famiglia e come tale sono considerato e amato.