388. IN CAMMINO – Manuela Kavalici

No so chi sia ma mi piace per come scrive e per quello che scrive. Leggo ogni giorno (di fretta) il Corriere Fiorentino e spesso mi imbatto in articoli della giornalista in questione.

Articoli brevi, essenziali, che rendono “vivi” e vivaci i protagonisti menzionati. Stamani, ad esempio, ricorda il nostro amico e concittadino Massimo Polacci. Poche righe ma in queste c’è lui, il nostro Massimo, nella sua identità peculiare: amico del divertimento (sportivo), nemico dell’ambizione.

Ho scritto qualcosa anch’io, nei giorni passati e su questo stesso blog, a proposito di Massimo: uomo di poche parole, nemico delle smancerie, forte negli affetti, garante di serietà. Sono contento che sia stato ricordato oltre che su un modesto blog parrocchiale anche sul prestigioso quotidiano nazionale. E complimenti alla giornalista.

Anch’io scrivo. Di tutto. Ma …

Ieri a Roma, nell’intervallo della nostra accesa discussione sul bilancio della FACI, ho offerto ai presenti – sacerdoti di ogni regione d’Italia – la nostra Rivista parrocchiale.

Con mia grande soddisfazione ho visto che sono corsi a sfogliarla…; con un certo imbarazzo ho notato che si lasciavano andare a sorrisi neppure tanto velati. Ho scoperto che invece di leggere gli articoli interessanti erano corsi a leggere le pillole di sorriso! Mi hanno fatto arrossire…

E stamani sono arrossito di nuovo. Entrato nel bar per sorbirmi un caffè ho salutato i baristi e gli avventori. In quel momento sono entrati i carabinieri per chiedere il green pass e io non me lo ero portato dietro… Figuraccia!

 

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