390. IN CAMMINO – tentato inganno (2)

Torno sull’argomento perché mi è capitata un’altra disavventura. C’è da dire che questi signori non mancano di fantasia. Sono dei veri professionisti dell’inganno. Meriterebbero una menzione d’onore.

Dunque, all’ora di pranzo, mi raggiunge una telefonata. All’altro capo del telefono una voce concitata mi chiede il mio numero di IBAN per inviarmi una somma da “girare” a uno straniero che sta per suonare al campanello.

Visto che non era un giorno qualunque ma la festa dell’Immacolata ne ho dedotto che la persona in questione non fosse troppo “esperta” di questioni religiose: mi è parso inverosimile che uno volesse inviarmi una somma proprio in un giorno festivo in cui notoriamente le banche sono chiuse.

Al mio diniego la persona non si è data per vinta e mi ha spiegato che era una questione serissima perché c’era un impellente bisogno di denari per un viaggio in treno ecc.

Mi ha fatto tutta una storia che non sto a raccontarvi perché ricalca il consueto cliché dei lestofanti: dal ritardo nei pagamenti al lavoro eseguito e non pagato ecc. insomma la solita solfa.

L’ho liquidata con poche parole poi però ripensandoci a freddo ho deciso di mettere in una busta la somma necessaria per il viaggio in treno (25,00 €) che però è ancora al suo posto perché evidentemente non c’era più la fretta del giorno precedente.

Occhio quindi a coloro che vi chiedo dati bancari. Meglio non farne di niente.

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