“Ma si può sapere cosa scrivi? Da un po’ di tempo stai sempre davanti computer a scrivere!”
I miei familiari (li chiamo così anche se non lo sono dato che ormai mi fanno compagnia da 25 anni) avendo notato che da un po’ di tempo me ne sto chiuso nello studio a scrivere mi hanno chiesto conto di questo mio impegno anomalo.
È vero. Passo molte ore a scrivere ma non per mio diletto bensì per mantenere un minimo di contatto con i parrocchiani e altri amici che sono soliti frequentare la nostra parrocchia.
Purtroppo, al momento, non mi è consentito fare altro. A scuola non posso andare, gli incontri parrocchiali sono sospesi, le riunioni pure, per le visite agli ammalati devo sottostare alle regole sanitarie (devo essere invitato…), per le benedizioni pure ecc.
Quindi provo a scrivere qualcosa tanto per far vedere che ci sono ancora e che, se non altro, non mi dimentico d’essere il parroco di Forte dei Marmi. Mi sento un po’ un leone chiuso in gabbia ma devo accettare, con umiltà cristiana, questa situazione sperando che passi presto.
Oltre che scrivere però… prego. Per tutti e in particolare per i piccoli, gli adolescenti e i giovani che poi sono quelli che più risentono del mio abbandono. Li raccomando ai nostri Santi Patroni: Ermete, Ranieri ma anche ai Compatroni: Santa Rita, San Pio e Santa Gemma e ai numerosi “santi” che ho conosciuto in tutti questi anni di servizio pastorale al Forte.
Immagino vi sarete accorti che nelle intenzioni di Messa compaiono spesso nomi di persone che sono morte da ormai tanti anni e che tuttavia vengono ancora ricordati spesso all’insaputa dei loro stessi familiari … Di questi, alcuni li reputo santi e quindi li rammento più che per suffragio per impetrazione, invocando la loro protezione sul mio cammino di pastore.