Immagino che abbiate letto quanto ho scritto ieri, Domenica 6 Novembre, sul bollettino parrocchiale riguardo alla seconda fase del percorso sinodale. Se non lo avete letto… andate un attimo indietro e leggetelo con attenzione!
Ci viene chiesto infatti di approfondire alcuni aspetti che, almeno in parte, abbiamo già esaminato ma non con l’attenzione che meritavano.
Si tratta, ancora una volta, di dare la parola a chi non viene mai ascoltato o perché lontano dal nostro ambiente o perchè incapace di … parlare.
Per parte nostra dobbiamo fare da cassa di risonanza; in altre parole dobbiamo dare loro voce attraverso la nostra… voce. Non sarà facile ma vogliamo almeno provarci.
Nei prossimi giorni e precisamente da domani, Martedì 8 e fino a Venerdì 11 Novembre, pubblicherò su questo stesso blog alcune domande alle quali potrete rispondere ( via mail all’indirizzo [email protected] ) a nome di chi, come già detto, non ha voce per farsi ascoltare.
Anch’io farò lo stesso. Anzi, almeno in parte l’ho già fatto, la settimana scorsa insieme con altri sacerdoti, diaconi e suore.
Lì per lì, nella discussione, è emersa la nostra identità di consacrati e quindi il nostro ruolo di guida della comunità. Poi però siamo riusciti a parlare provando a “dare voce” ai nostri parrocchiani/amici e il discorso si è fatto più interessante.
Alle domande che vi presenterò potrete rispondere da soli, in compagnia dei vostri familiari, nel vostro gruppo di preghiera, nel gruppo di vicinato ecc. senza timore d’essere giudicati.
Questo vostro lavoro ci aiuterà a servire meglio le nostre comunità.