Dopo aver fatto soffrire i suoi cari (primo peccato) e aver sciupato stupidamente tutti i soldi (secondo peccato) il nostro giovanotto si ritrovò a badare ai maiali. Solo, sporco, affamato. Capì d’aver sbagliato (senso di colpa) e pianse (pentimento). A quel punto decise di ritornare sui suoi passi (conversione) e di andare a inginocchiarsi davanti a suo padre, a raccontagli tutte le sciocchezze che aveva fatto (confessione) e a chiedergli perdono. Il papà, dice sempre Gesù nella parabola, da quando se ne era andato di casa stava tutte le mattine sul terrazzo ad aspettare che tornasse. Lo amava ed era dispiaciuto che se ne fosse andato. Così, quando una bella mattina se lo trovò davanti, inginocchiato, davanti al cancello non riuscì a trattenersi. Aprì il cancello e prima ancora che il figlio cominciasse il discorso lo abbracciò forte e lo invitò a rientrare. Lo aveva PERDONATO! Poi gli fece fare un bel bagno lo fece rivestire con l’abito bianco e gli mise l’anello di famiglia al dito a indicare che era tornato in figlio a tutti gli effetti. A questo punto dovresti aver capito quali sono i tre momenti importanti della Confessione 1) riconoscere i nostri peccati, 2) avvertire dispiacere, 3) rientrare in famiglia, nella famiglia di Gesù. C’è però ancora un dettaglio importante da spiegare. Dovrò quindi raccontarti un’altra parabola di Gesù…