Notiziario dal Libano di “Oui pour la vie”

Quando la lira libanese aveva gia’ perduto l’80% del suo potere di acquisto, il Covid-19 e’ entrato nel Paese, gia’ provato dalle conseguenze della crisi siriana. Un’esplosione di magnitudo sismica ha scosso Beirut il 4 agosto. La terribile deflagrazione ha provocato circa 200 morti, 500 feriti e piu’ di 300 mila persone sono state sfollate, un terzo dei quali bambini.

Molti residenti traumatizzati, in particolare anziani, non sono disposti a lasciare le loro case danneggiate, in tutto 15000, e dormono dentro o fuori per strada. Un gran numero di famiglie si sono trasferite in alloggi temporanei o condividono rifugi con altri in condizioni di vita insicure, a rischio di sciacallaggio e di violenza.
Purtroppo il dollaro ancora costa 8000 lire libanesi, rispetto ai 1500 di un anno fa. Tutta la merce è aumentata almeno di 4 volte.
L’esercito libanese distribuisce gli aiuti provenienti dall’estero. Molte persone, soprattutto i piu’ deboli e i piccoli, hanno bisogno di un supporto psicologico.

La nostra Associazione “Oui pour la Vie” fin dai primi momenti ha intensificato la sua attività di aiuto ai poveri di ogni provenienza mediante la distribuzione di alimenti, la preparazione di pasti con la cucina di Damour (dove si trova la nostra sede a 17 chilometri da Beirut), l’aiuto offerto per emergenze sanitarie e l’acquisto di medicine. Si ringrazia chi ci ha aiutato e si chiedono sempre a tutti aiuti e pubblicità.

Il bombardamento del porto ha mostrato che anche nella penombra la luce esiste: vediamo i più poveri scendere per strada per porgere ai feriti l’aiuto alimentare, sanitario e il supporto medico. Dimenticano la loro miseria per offrire la gioia agli altri. Dio si trova ovunque, basta semplicemente cercarlo, sentirlo, sicuramente amarlo nella preghiera e nella carità.

I nostri volontari di Oui pour la Vie, nonostante la gravissima crisi economica che li ha privati di gran parte del loro lavoro, continuano sempre nella condivisione delle loro risorse personali con i piu’ poveri, per un impegno preso con Dio.

Siamo giunti alla fine dei lavori del nuovo centro per “Oui pour la Vie” di Damour, acquistato e ristrutturato da Don Francesco Saverio Bazzoffi e la “Fondazione Casa Santi Arcangeli” che ringraziamo ancora. Il centro offre ai più bisognosi: l’accoglienza notturna, il sostegno per urgenze sanitarie e acquisto medicine, il supporto formativo per bambini. Questa casa è un grandissimo dono del Cielo! Chiediamo aiuto per all’arredamento: letti pieghevoli e coperte e cuscini (320€), tende (160€), 3 tavoli e armadi (800€).

Per testimonianze in Italia tel 333/5473721. [email protected];

Per inviare offerte: bonifico intestato al conto: Oui pour la Vie, presso Unicredit a Cascina (PI).  IBAN: IT94Q0200870951000105404518.

Dopo invio offerta scrivere il proprio indirizzo e telefono a [email protected] per confermare il ricevimento dell’offerta. P. Damiano Puccini

LA SITUAZIONE IN LIBANO

Notiziario di “Oui pour la vie”

Migliaia di cittadini sono scesi in strada da più di una settimana per protestare contro la corruzione, il carovita e l’assetto confessionale delle cariche pubbliche. La tensione, che comporta l’interruzione delle principali vie di comunicazione, la chiusura di scuole, banche e uffici pubblici, è salita dopo una svalutazione della moneta locale senza precedenti, in un Paese dove un quarto della popolazione vive sotto la soglia di povertà. Il debito pubblico supera il 150% del PIL e si attesta tra i più alti del mondo. I cittadini della capitale che non guadagnano nemmeno il salario minimo – di 290 euro al mese – sono il 16%. Circa 1 milione e mezzo di libanesi vive con 108 euro mensili. A questi ai aggiungono i 2 milioni di rifugiati e profughi siriani, iracheni e palestinesi che vivono in condizioni di miseria assoluta.

Davanti a questa grave situazione, la nostra associazione “Oui pour la Vie” ha pensato di continuare il proprio impegno, di raddoppiare il numero dei pasti offerti dalla cucina di Damour, per un totale di circa 60 nuclei di famiglie per 4 giorni a settimana, anche durante i giorni della protesta popolare. Inoltre prosegue l’impegno per arredare l’ambulatorio medico, e gli ambienti per fare dormire le persone senza alloggio e offrire corsi ai bambini.

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IN LIBANO UN CENTRO POLIVALENTE PER I RIFUGIATI

Un centro polivalente da adibire a punto medico per urgenze, luogo di ascolto per necessità sanitarie, iniziative di aiuto scolastico e accoglienza in genere è il nuovo progetto che vede impegnata l’associazione “Oui pour la vie” a favore dei poveri e delle persone in difficoltà di ogni origine e appartenenza, in Libano.

Sono circa 1,5 milioni i rifugiati, non ufficiali presenti nel Paese provocati dagli otto anni di guerra siriana. Si tratta della più alta concentrazione pro capite al mondo. Supera il 69% la popolazione siriana sfollata che vive al di sotto della soglia di povertà. Circa un terzo dei siriani rifugiati soffre per moderata o grave insicurezza alimentare e il 54% dei bambini sfollati non frequenta la scuola. Le famiglie provenienti dalla Siria hanno ciascuna in media un debito di 1.016 dollari.

Con gli amici della Casa Santi Arcangeli
Con gli amici della Casa Santi Arcangeli

Davanti ad una tale situazione “Oui pour la Vie” (già impegnata nell’assistenza ai più svantaggiati mediante il sostegno sanitario per le medicine, la distribuzione di vestiario e soprattutto con l’animazione di una cucina a Damour che offre pasti a circa 30 nuclei familiari) ha voluto fare un ulteriore sforzo, raddoppiando il numero dei pasti, che vengono garantiti a una sessantina di nuclei familiari per 4 giorni a settimana.

L’associazione è profondamente grata a Don Francesco Bazzoffi e alla Fondazione “Casa Santi Arcangeli” di Firenze che da alcuni anni sostengono “Oui pour la vie” e che ora stanno acquistando una casa a Damour, adiacente alla cucina, da adibire appunto a struttura polivalente (è disponibile in dettaglio il progetto per l’arredamento del centro, i cui lavori di ristrutturazione cominceranno a breve).

Il luogo del futuro centro polivalente a Damour
Il luogo del futuro centro polivalente a Damour

Le informazioni giungono dal notiziario mensile dell’associazione, che ricorda: “Non siamo di Oui pour la Vie quando si mangia con avidità, quando si riempie il nostro stomaco senza pensare alla fame degli altri, quando si scelgono i migliori abiti senza pensare agli altri, quando si mette il denaro da parte senza pensare ai bisogni degli altri, quando il sorriso non sgorga dal cuore, quando si desidera possedere le cose degli altri, quando non si consola la sofferenza fisica o psichica del prossimo, quando si giudicano gli altri, quando non si dice la verità in ogni caso, quando ci si sente importanti, quando ci piace apparire, quando si dimentica il perdono, il ringraziamento, la S. Messa, la preghiera, quando si diviene ingrati e non si amano i nostri nemici”.