Interviene ancora una volta il Card. Rai, Patriarca del Libano: “Non vogliamo che il Medio Oriente perda la perla cristiana, noi abbiamo creato 1400 anni di vita in comune con l’Islam, nel Medio Oriente abbiamo creato la moderazione musulmana, tutte le atrocità non sono del Medio Oriente. Queste organizzazioni terroristiche arrivano, vivono tra la gente, bombardano, prendono la popolazione come scudo e se si risponde ammazzano il popolo. Se i cristiani vengono meno, prevarrà il fondamentalismo”.
“Dal di fuori arriva una politica per gli interessi dei grandi e, nascosta sotto la parola democrazia, distrugge un paese dopo l’altro. L’Iraq era un paese molto progredito, la Siria anche”.
Le stime ufficiose parlano di circa 2 milioni di profughi che si aggiungono in Libano, ai 4 milioni di abitanti. Sono donne e bambini, che per lo più hanno meno di 10 anni, sistemati in campi “informali”, non riconosciuti dal governo libanese. Arrivano da Aleppo, Raqqa, Damasco. Sono ex commercianti, contadini, allevatori, insegnanti.
Notiziario di “Oui pour la vie” n.6 Luglio 2018