444. IN CAMMINO – Via Crucis

Questa sera vorrei ricominciare con la celebrazione pubblica della Via Crucis. Ormai sono due anni che non la celebriamo e dobbiamo assolutamente ricominciare perché anche le devozioni più tradizionali, se non vengono “praticate”, rischiano di morire…

Non so chi verrà ma spero possa essere una celebrazione dignitosa tanto più che il momento storico che stiamo vivendo reclama solidarietà, preghiera e penitenza.

Contemplando Gesù che sale il calvario siamo obbligati a pensare a coloro che stanno salendo il “calvario” dell’annientamento: mi riferisco, come avete capito al dramma dell’Ucraina ormai alla fine.

Noi non stiamo a discutere (o a valutare) di questioni politiche: è evidente che la politica in questo frangente è la grande sconfitta.

I politici, rinunciando a un dialogo preventivo, anzi mettendosi di traverso gli uni contro gli altri, hanno scaricato la pesantezza della croce sulle spalle dei civili… vecchi, donne e bambini vittime della violenza cieca. 

Se la nostra preghiera, sebbene sincera e fervorosa, non è riuscita a fermare la guerra speriamo almeno che fermi il massacro e faccia sentire, nel cuore degli “attori”, un forte senso di colpa per quanto è accaduto.

La Via Crucis di questa sera seguirà lo schema classico, quello di Sant’Alfonso M. De’ Liguori, che è quello a me più congeniale.

Il linguaggio è “vecchio” ma i sentimenti che suscita sono sempre nuovi e quindi va bene anche per noi. Poi, nelle prossime settimane vedremo se cambiare a restare allo stesso testo.

442. IN CAMMINO – tregua?

Oggi è previsto il secondo appuntamento fra le parti in guerra in vista della fine del conflitto o almeno di una tregua. Speriamo che lo Spirito Santo illumini i contendenti in modo che arrivino a una conclusione onorevole per tutti. Il problema è serio. La gente muore. Non c’è da scherzarci sopra.

Da quando ho aperto la chiesa stamattina è tutto un susseguirsi di persone che vengono a pregare per la pace. E questo è davvero bello.

Molti vengono anche per offrire qualche dono per la parte più debole, per gli Ucraini che sono allo stremo delle forze. E anche questo è bello.

Ma cosa volete che facciano i nostri piccoli doni in questo terribile dramma che scuote le coscienze delle persone buone! Con tutto questo continuiamo a pregare e a fare gesti di generosità.

Facciamo pregare soprattutto i bambini!

Quando mi hanno intervistato dal giornale e mi hanno chiesto quali iniziative avessi pensato ho detto proprio questo. I bimbi. La loro preghiera senz’altro viene ascoltata ed esaudita. Non lo scriveranno sul giornale perché la preghiera non fa notizia… però è così!

La nostra preghiera non è gradita al Signore perché siamo cattivi. La mattina preghiamo e il giorno ne combiniamo di tutti i coloro. Come fa il Signore ad ascoltarci. I piccoli invece sono innocenti e quindi vengono ascoltati.

Ora vi lascio e vado in chiesa a recitare il Rosario. Stasera verranno anche loro…