Mi stavo avviando in chiesa quando all’improvviso mi hanno bloccato: “Fermati don Piero. Non mettere piede in sacrestia che potresti prendere il virus!” O questa, mi sono detto, sono prigioniero in casa mia?
Non avevo ancora finito di formulare il pensiero che è entrata di corsa l’Agnese a dirmi… il contrario: “Corri don Piero perché una signora che ha fatto tantissimi peccati si è decisa a confessarsi!”
A quel punto mi sono incamminato risoluto verso la chiesa ed ecco: SORPRESA!
C’era ad aspettarmi un folto gruppo di bambini con le Suore, alcune maestre di catechismo e altre persone care (tutti con mascherina sul naso e seduti a regolare distanza) che volevano festeggiare il mio “monsignorato”. Infatti ai piedi dell’altare era stesa una tonaca fuxia con tanto di pennacchiotto e ornamenti vari.
Davvero non me lo aspettavo. Ho sbarrato gli occhi. Intanto l’organo e le campane suonavano a festa; i presenti applaudivano e vociavano in segno di partecipazione. Tutto questo sotto gli occhi attenti della maestra Anna che era al microfono, della maestra Barbara che controllava la platea e di Renato che ridacchiava felice sotto i baffi. C’era pure la Simona che rappresentava il Sindaco.
È chiaro che stato colto da un attimo di emozione soprattutto quando i bimbi, in una sorta di piccola accademia, hanno cominciato a declamare i loro simpatici componimenti di circostanza.
Poi… sono diventato un bimbo anch’io e per la gioia dei presenti ho messo il pennacchiotto e, per un attimo, mi sono lasciato un po’ andare!
Devo dire che sono stato molto felice di questa simpatica iniziativa.
Grazie dunque ai presenti e a tutti coloro che hanno pensato, gestito e finanziato … l’impresa!