Cari giovani, ieri vi ho riportato la formule della promessa matrimoniale e dello scambio degli anelli. Cercate di impararle a memoria: durante il rito il libro che contiene le formule è girato verso gli sposi. Però spesso capitano inconvenienti che provocano ilarità nei presenti e disagio nei genitori (“l’ho fatto laureare alla Bocconi e non riesce nemmeno a leggere una formuletta” frase da me captata durante un matrimonio) che il il prete, facendo gli occhiacci cerca inutilmente di reprimere.
Infatti un po’ per l’emozione (che assale anche i più freddi), un po’ per motivi di vista (coloro che portano gli occhiali sono soliti toglierli per l’insistenza dei fotografi) saltano fuori degli svarioni incredibili: Antonio, un omaccione di quasi due metri di altezza per 120 Kg. che dichiara ad alta voce di chiamarsi Fiammetta (“Io, Fiammetta, prendo te ecc.”), oppure Fiammetta che, in lacrime, non riesce a spiccicare parola perché accecata dal rimmel e quindi costretta a dire “passatemi gli occhiali” al microfono, naturalmente.
Fatta questa premessa provo a spiegarvi alcuni particolari di queste formule.
Nella formula della promessa matrimoniale si dice “Con la grazia di Cristo prometto ecc. Cos’è questa “grazia” e quale significato può avere in questo contesto?
Allora per “Grazia di Cristo” si intende quell’aiuto soprannaturale che Gesù concede all’uomo per guidarlo nella via della virtù in vista della sua santificazione. È una sorta di sollecitazione alla verità, alla bontà, alla bellezza.
In questo contesto si da riferimento alla cosiddetta “Grazia di stato” (di stato civile, per capirci). Ad esempio, io,che sono sacerdote, ho un aiuto speciale (“grazia”) da parte del Signore per servire al meglio i miei parrocchiani; oppure io che sono madre di famiglia ho un aiuto speciale di “grazia” per seguire i miei figli… e via di questo passo! Così gli sposi HANNO UN AIUTO SPECIALE DI GRAZIA PER MANTENERSI E CRESCERE NELL’AMORE.
Vi assicuro che la cosa funziona! Posso testimoniare che più e più volte la Grazia del Signore si è fatta sentire e ha riunito coniugi separati e addirittura divorziati. Ogni hanno celebro qualche cerimonia di riconciliazione fra coniugi che, superato il momento difficile, tornano insieme. Vi assicuro, sono momenti indimenticabili!
Ho qui sotto gli occhi una lettera di due coniugi che mi chiedono notizie circa la mia salute, mi raccontano dei loro figli ormai grandi, i problemi dell’epidemia… A un certo punto mi dicono che hanno “affrontato questo momento in armonia e più uniti di prima grazie alla fede che è sempre forte e viva”. Bene, voi non ci crederete senz’altro e penserete che stia bluffando ma D. e P. sono stati separati più di dieci anni e hanno celebrato la cerimonia di riconciliazione due anni or sono con i figli come testimoni!