La festa di San Giovanni Battista con annessa benedizione dei piccoli (e dono del gelato) è andata male: ha piovuto tutto il giorno e anche se nel pomeriggio abbiamo avuto una tregua siamo stati costretti a riparare nella cappella delle Suore perché il parco era inagibile.
Così, pur non avendo dimenticato i nostri bambini, la celebrazione è stata impostata sulla “indulgenza canossiana” che abbiamo potuto lucrare sia per noi che per i nostri defunti.
La cappella delle suore infatti, anche se soltanto per questi pochi mesi d’estate, è chiesa indulgenziale nell’occasione dei 250 anni dalla fondazione della famiglia religiosa canossiana. Questo significa che visitando questa piccola chiesa e rispettando certe regole indicate dal Magistero possiamo ottenere l’indulgenza.
Cos’è l’indulgenza e quali sono queste regole. Immagino che già sappiate di cosa si tratta ma per quei pochissimi che ancora ne sono ignari provo a scrivere qualcosa in un linguaggio comprensibile anche per i più giovani.
Ogni peccato, purtroppo, anche se perdonato nel sacramento della confessione, lascia dietro di sé una “impronta negativa” presente nei nostri comportamenti e nei nostri pensieri. È doveroso quindi iniziare e proseguire un cammino di vera conversione e proprio per questo, cioè proprio per sostenere questo nostro complicato e delicato percorso, che la Chiesa ci viene incontro offrendoci l’indulgenza attingendo al “tesoro dei meriti di Cristo e dei Santi”: in questo caso la purezza, la sofferenza, l’impegno educativo a favore dei piccoli di Santa Maddalena di Canossa. In altre parole, ancora più comprensibili, è come se Maddalena continuasse nel suo servizio, anche oggi, a nostro favore!
Bello vero? Tornerò sull’argomento anche Domenica prossima. Prima però chiederò alle Madri se sarà possibile ottenerla anche restando a dire Messa nel parco.
Quanto alle regole… beh, sono pochissime: in pratica è sufficiente confessarsi delle cattiverie e partecipare con devozione alla Messa con la Comunione, la professione della fede, la preghiera per il Papa, il gesto di carità..