Papa Francesco ci invita, in preparazione all’anno santo 2025, a dedicare ogni giorno un poco di tempo alla preghiera.
Ne ho parlato a più riprese anche nel corso delle varie celebrazioni e in tanti hanno raccolto questo appello.
Ogni giorno faccio delle esperienze bellissime al riguardo.
Stamani, ad esempio, ho incontrato in chiesa due giovani signore che svolgono un delicato servizio di assistenza ai minori… e ogni giorno offrono qualche momento di preghiera per loro.
Poi ho conosciuto una famigliola, babbo, mamma, bimba grande, ragazzo adolescente e bimbina di pochi mesi con i quali ho pregato davanti alla venerata immagine della Madonna per chiedere il dono della salute nell’imminenza di un delicato intervento chirurgico.
Poi una signora filippina che canta le lodi del Signore in una chiesa di Bergamo e si è fermata a pregare con me…
E infine l’incontro più significativo con un signore anziano che non ricordava più l’AVE MARIA e cercava disperatamente sul cellulare di scovarla per poterla recitare devotamente in memoria della propria consorte da poco scomparsa.
Riguardo ai primi tre incontri non posso aggiungere altro per motivo di riservatezza ma quanto all’ultimo posso scrivere qualcosa…
Riconosco che le mie prediche non sono un granché… anche la rivista parrocchiale – sebbene carina e bel compaginata – non è certo una pubblicazione d’eccezione… e invece il signore di cui sopra ha ritrovato il gusto per la preghiera proprio ascoltando e leggendo..
Proprio così: – lo scrivo con un po’ di rossore che vale anche per la giornalista che mi aiuta – ci sono persone che ritrovano la loro fede giovanile proprio grazie alle mie predichine e alle pagine della rivista!
Incredibile, vero?