È stata davvero una notte pesantissima.
In canonica non ho l’aria condizionata. C’è soltanto nella camera di don Yudas, il nostro coadiutore africano, perché la stanza non ha il sottotetto e senza aria condizionata c’è il concreto pericolo di disidratazione & svenimento per chi vi si ferma a dormire.
In canonica ci sono soltanto dei ventilatori che diffondono aria “calda” per cui dobbiamo tenere le finestre spalancate se vogliamo dormire almeno qualche ora.
Solo che fuori ci sono gli strilli di gioia dei giovani (TUTTI MINORENNI… e per lo più RAGAZZINE INNAMORATISSIME) che impediscono di riposare tranquilli.
Al riguardo spero che i genitori dei ragazzi si decidano a venire in vacanza perché detti minori, affidati a se stessi oppure ai nonni o alle badanti, ne combinano di tutti i colori. Niente di grave, s’intende, ma sufficiente per creare disagio a chi vorrebbe riposare in pace.
Anch’io, a suo tempo, sono stato un po’ birichino e proprio per l’esperienza (negativa) mi sento in dovere di spendere una parola di ammonimento.
A domani.