Alcuni lettori mi fanno presente che le ultime note sul blog sono interessanti ma anche … pesanti come argomento e come sviluppo narrativo.
“Non potrebbe – mi dicono – alleggerire un attimo gli argomenti in modo da renderli fruibili anche da chi non è aduso a letture impegnative?”
Bene ci provo pur facendo presente che lo scrittore di casa Malvaldi è mio nipote Marco. Io mi limito, ogni tanto, anche a qualche nota brillante ma il mio specifico è un altro.
Dunque proprio ieri mentre aspettavo il medico, scorrendo le news sul cellulare (non ho Facebook e nemmeno Instagram) mi sono imbattuto in una notizia curiosa: una signora anziana aveva adottato un cane malmesso integrandolo nella famiglia e riempiendolo di coccole.
Aveva pubblicato alcune foto in cui si vedeva la bestiola intenta a giocare con i nipotini della signora e altre con il cane pronto per andare a riposare nella cuccia.
Il cane indossava un … “pigiama fiorito” con tanto di nastrini e fiocchetti!
“Non è possibile”, mi sono detto. Poi però curioso sono andato su amazon e ho cliccato su “Pigiami, fiocchetti e passate (cerchietti) per animali” e mi si sono aperte ben 35 finestre con pigiami/fiocchi e passate di ogni tipo, dal costo di pochi Euro a cifre importanti.
Subito ho pensato alla mia Lola: starebbe benissimo con una bella passatina fra i capelli – anzi fra i peli del capo o con un bel pigiamino a righe.
Poi però ci ho ripensato. Mi è tornato in mente la parte che mi fece il veterinario quando gli portai Bubi – vi ricordate di lui, vero? – con un maglioncino rosso a contorno di un dolcissimo Titti (il canarino perennemente inseguito da gatto Silvestro).
“Per piacere, don Piero, non ci si metta anche lei a ridicolizzare i cani; tanto più se sono cani da brughiera come il suo”.
Saggio consiglio peraltro molto apprezzato anche da Bubi che, col maglioncino indosso, si vergognava a uscire di casa fermandosi immobile sull’uscio.