Anche se la Domenica è stata tremenda dal punto di vista metereologico ci siamo trovati in numero sufficiente per fare delle celebrazioni decorose.
I piccoli, insieme ai genitori, sono stati protagonisti della Messa delle 10.00.
Intanto perché hanno offerto degli alimenti per i poveri (al riguardo ringrazio i genitori) ma soprattutto per le preghiere che hanno scritto e che sono state lette al momento della preghiera dei fedeli.
Alcune erano scontate perché hanno riportato pari pari quello che noi abbiamo suggerito. Altre invece davvero molto originali: un bimbo, ad esempio, chiedeva al Signore di farlo diventare un “famoso calciatore, capace di vincere Campionato e Coppa Uefa ecc. ecc.”. Un altro di “portare la pace in famiglia”. Altri ancora – i più numerosi – di “far cessare la guerra e l’odio fra le parti”.
Per parte mia alla predichina – la riflessione proposta alla Messa delle 10.00 oltre che brevissima è anche essenziale nei contenuti – li ho invitati a riflettere che il colore del sangue è uguale per tutti, ricchi e poveri, giovani e anziani, calciatori famosi e raccattapalle… e quindi tutti hanno diritto a mangiare, a bere e a curarsi.
Ai grandi – genitori e non solo – ho spiegato il significato del cosiddetto “ecumenismo del sangue” che ci rende tutti fratelli e sorelle.
In più, riferendomi alle letture bibliche tutte del genere apocalittico, li ho invitati a pregare la seconda parte dell’Ave Maria… al singolare: Santa Maria, Madre di Dio, prega per ME peccatore, adesso e nell’ora della MIA morte. Questo come utile meditazione sulla caducità dell’esistenza e sulla necessità d’essere sempre pronti all’incontro col Signore.
Incontro che sarà, sempre come diceva il Vangelo, un incontro “estivo” cioè un incontro di pieno di sole (in senso spirituale) e di gioia.
Può darsi che non sia stato chiaro in questa breve nota… ma non posso dilungarmi più di tanto.