Mi hanno chiesto delucidazioni. Provo a chiarire ance se in poche parole perché anche oggi sono in ritardo sulla tabella di marcia che prevede molti appuntamenti e pure la Messa dalle suore nel pomeriggio.
Dunque Domenica scorsa, nel passo proposto dalla Liturgia, Gesù, sfruttando il genere apocalittico proprio dell’Antico Testamento e precisamente del profeta Daniele, accennava alla fine dei tempi quando il sole e le stelle si spegneranno e il mondo che conosciamo cesserà di esistere.
La qual cosa – dicevo nel commento – ci crea ansia e paura visto che questi tempi sembrano ormai imminenti per le trasformazioni atmosferiche che determinato cataclismi terribili a tutte le latitudini.
Però nel discorso di Gesù questa fine dei tempi e questo incontro col Signore sono presentati in modo positivo. Sì, c’è il messaggio apocalittico che poi però volge al positivo. Provo a spiegarmi riportandovi il testo.
Dunque ci sarà la fine dell’universo -o per mano dell’uomo o per l’usura del tempo visto che tutto ciò che ha un inizio avrà anche una fine – ma tutto questo darà seguito a un momento felice: “Quando il fico metterà i germogli vuol dire che l’estate è vicina”
Il che, considerato in termini più comprensibili, significa che questa tragica fine terrena ci aprirà a una esperienza felice, l’incontro col Signore, che sarà non un incontro “autunnale o peggio invernale”, freddo, glaciale … bensì un incontro “estivo”, fatto di calore e di gioia!
La fede in Gesù, che promette di non abbandonarci mai, alimenta questa nostra speranza.
Spero d’essere stato più chiaro.