1163. IN CAMMINO – Funerale/i

Sono tornato da un funerale fuori parrocchia un po’ avvilito.

Il parroco del luogo infatti mi ha contestato sia l’intervento – non una predica ma una semplice testimonianza – che l’insistenza nel proporre a tutti costi ai presenti la preghiera alla Madonna a conclusione del rito.

Ovviamente mi sono scusato perché io ero ospite e quindi avrei dovuto starmene zitto zitto da una parte. 

Invece mi ero sentito “parroco” anche se non ero nella “mia” parrocchia.

La liturgia funebre è uguale ovunque. Le comunità parrocchiali però sono diverse tra loro. E così anche noi sacerdoti.

Io, ad esempio, avendo recepito l’insegnamento dei vecchi fortemarmini che – seppure poco presenti in chiesa – avevano grande devozione per l’Addolorata, concludo sempre i funerali con la preghiera alla Madonna anche se la liturgia non lo prevede, se non altro per sentire la voce di TUTTI i presenti.

Vi sembrerà strano ma è così: niente richiami alla devozione alla Madonna né ai Battesimi, né alle Cresime, né ai Funerali, né ai Matrimoni, né alle Messe di precetto.

Mi è stato suggerito di stare più attento sia alle norme liturgiche che alle regole del galateo. Vedrò di farlo… non voglio essere superbo. Però mi sembra proprio una assurdità!

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