Quest’anno, a causa dell’epidemia, la benedizione del cimitero si è tenuta al mattino e in privato. Giustamente il Sindaco ha sconsigliato la benedizione in pubblico perché nelle “cappelle” si sarebbe creato assembramento, assolutamente da evitare in questo momento.
Alle 8.30, puntualissimi all’ingresso del cancello grande, ci siamo raccolti in preghiera io e padre Francesco Maria per poi procedere alla benedizione.
L’impressione, almeno per me, è stata notevole. Abituato a vedere decine e decine di persone mi sono trovato in perfetta solitudine a pregare, tomba per tomba, soffermandomi sui tanti volti amici. Ormai sono 24 anni che benedico i defunti: di moltissimi conosco le vicende umane e la fede cristiana per cui mi sento in famiglia quando osservo le tombe! Come sapete nel nostro cimitero ci sono già le spoglie dei miei nonni materni e di mia zia Ida: spero prima o poi di poterci deporre anche quelle dei miei nonni paterni e dei miei genitori perché sono sicuro che ci sarà sempre qualcuno a dire una preghiera!
Nel pomeriggio alle 15.30 ci siamo poi riuniti in chiesa per la Messa. Non eravamo moltissimi perché l’epidemia fa paura ma è stata ugualmente una cerimonia raccolta e devota con tanto di organo e incenso in onore e suffragio dei nostri defunti.
Mi sono accorto che qualche foto è sparita … Non può essere diversamente perché le dispongo e le raccolgo io personalmente. Inoltre sono tutte timbrate sul retro. Chiedo quindi ai familiari, nel caso non le individuassero di farmelo presente in modo che possa rimediare.