1252. IN CAMMINO – Mini Pellegrinaggio

Stamani, di buon’ora, sono andato a fare un salto a Montenero insieme con mia cognata e la Flavia. Era tanto che la Giovanna (mia cognata) mi chiedeva di accompagnarla per sciogliere un voto fatto alla Madonna e sono stato felice di averla potuta accompagnare.

Sono stati pochi anche per me momenti di intensa preghiera che ho dedicato almeno in parte a voi carissimi amici che ogni giorno mi fate compagnia leggendo la questa nota.

All’altare c’erano due sacerdoti celebranti: entrambi indiani, giovanissimi e con una folta barba perché appartenenti a un ordine benedettino che tiene la barba lunga come ulteriore segno della loro consacrazione al Signore.

Uno di loro era seduto in carrozzella ma nonostante questa suo precario stato di salute aveva una bella voce, ferma, con  la quale partecipava al sacro rito. Non sono stato a fare il curioso… li ho salutati e via senza fare troppe domande.

In Chiesa eravamo pochi ma tutti molto concentrati nella preghiera. E questo fino alla fine quando siamo usciti per un caffè. Sulle scalinate i graffiti, recentissimi, degli studenti delle superiori che avranno la prova scolastica della maturità con tanto di promesse (speriamo che le mantengano) alla Madonna.

Nella piazza si respirava un’aria di abbandono… con i locali – due su tre – chiusi. Il ristorante del signor Conti era chiuso per la morte del proprietario; l’altro chiuso per la rescissione del contratto d’affitto ritenuto troppo oneroso; il terzo aperto con le sorelle titolari affaccendate a soddisfare gli avventori.

Mi hanno riconosciuto subito perché lettrici accanite dei gialli di mio nipote e mi hanno fatto festa. Alla mia domanda sul motivo di questa apparente aria mesta mi hanno spiegato che i monaci si preparano a lasciare sia la chiesa che il monastero… perché stressati dal servizio che impedisce loro di fare quello per cui sono stati “vocati” cioè la vita di clausura.. In effetti sono sempre alle prese con i numerosi pellegrini che a ogni ora chiedo d’essere confessati, ascoltati ecc. quindi più che frati contemplativi sono diventati parroci a tutti gli effetti.

Sono certo che supereranno il momento di stanchezza e riprenderanno con nuovo vigore. O, almeno, lo spero.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.