La nostra Associazione parrocchiale di Carità, Caritas “San Vincenzo de’Paoli”, ha perduto una carissima consorella Clara Baldi. Da alcuni anni si era ritirata al Pio Campana di Seravezza dove è stata amorevolmente seguita fino all’ultimo giorno della sua lunga vita.
Era una delle nostre “dame” più anziane e più esperte. Per entrare a far parte del gruppo – vista la delicatezza del compito – occorre avere una predisposizione naturale ma anche una buona dose di esperienza onde evitare indelicatezze offensive: il rispetto lo dobbiamo a tutti ma in modo particolare a chi è povero e chiede aiuto.
La signora Clara ne aveva in abbondanza e per questo è stata molto amata dalle con-sorelle/fratelli e dagli assistiti.
Negli anni del ritiro a Seravezza non ha mancato di interessarsi alle sorti del paese e dell’Associazione. Ha mantenuto un rapporto cordiale con tutti e con me in particolare visto che mi era affezionatissima.
A questo punto vorrei spendere una parola sulla “San Vincenzo”. È senz’ altro l’Associazione parrocchiale più antica perché i poveri ci sono sempre stati. Un tempo, d’intesa con la Mutuo Soccorso, la Fondazione di Vittorio Veneto, le Suore Canossiane e la Croce Verde svolgeva anche compiti di assistenza (notti agli ammalati, veglie ai defunti, iniezioni ai malati ecc.) oggi demandati al servizio sociale.
Oggi si limita a fornire un aiuto finanziario a famiglie in difficoltà e alla visita domiciliare agli anziani soli.
Gli associati non sono molti anche perché il servizio è “puro Vangelo” cioè non ci sono ritorni di gratificazione personale, di immagine e tanto meno di interesse. Proprio per questo motivo, pur senza togliere meriti alle altre, è una delle Associazioni più importanti della Parrocchia che mi sento di raccomandare a tutti coloro che hanno un briciolo di tempo da spendere nel servizio ai fratelli.