144. IN CAMMINO – Gigi e Alberto

Anche se gli anni passano l’amicizia resta. Questo detto vale per tutti e in particolare per noi sacerdoti che, pur invecchiando e pur cambiando paese, restiamo sempre in stretta relazione d’affetto con chi abbiamo frequentato.

In queste ultime settimane ho rivisto, con piacere, il carissimo Luigi già mio ragazzo quando ero viceparroco a Pontedera. Era arrampicato su un albero e dava disposizione ai suoi dipendenti per stendere le luci di Natale sugli alberi davanti alla chiesa (al riguardo ringrazio l’Amministrazione per il bel dono...). L’ho riconosciuto immediatamente e così lui. È stato davvero un bel momento. Mi ha raccontato del babbo, della sorella e di tante altre care persone conosciute in quegli anni. Ci siamo emozionati entrambi. Io più di lui perché comincio a essere anziano ma anche lui ha avuto un bel colpo al cuore a rivedermi.

Ma c’è stato un altro incontro, sempre in questa settimana, ancora più emozionante. Negli anni di San Casciano – la mia precedente esperienza di parrocchia – avevo un bel gruppo di giovani. Fra questi   X e Y   , lui medico e lei insegnante: eravamo molto legati anche a causa di un brutto imprevisto che aveva sconvolto la vita di questi miei due giovani amici.

Trasferito al Forte avevo mantenuto uno stretto legame con loro, pur rispettando una doverosa distanza trattandosi di una coppia giovane.

Successivamente avevo avuto modo di conoscere e di incontrare anche il loro figliolo, Alberto, al quale avevo anche dato dei suggerimenti circa la scelta della facoltà universitaria.

Ragazzo intelligentissimo mi era rimasto vicino, sia durante gli anni dell’università che dopo, dimostrandomi affetto e simpatia. Così, mesi addietro, me lo sono trovato di fronte con il brogliaccio di un testo che avrebbe voluto pubblicare.

Non sto a farvi molti ragionamenti. Gli gli dissi subito che se fosse riuscito a scovare un editore – i tempi non sono facili per gli scrittori – gli avrei curato la presentazione come, a suo tempo avevo fatto con mio nipote Marco.

Bene. ALBERTO LUPPICHINI ha pubblicato il suo bel libro: “L’urlo di dolore” con la prefazione di Vittorio Feltri.

A questo punto mi sento in dovere di aiutarlo nella diffusione. Le copie sono in vendita alla edicola BINELLI. Cercatelo e acquistatelo. Non ve ne pentirete. Se poi posso darvi un consiglio leggete subito l’ultima pagina e capirete lo spessore umano di questo mio giovane amico.

Mi permetto di passare parola, oltre che ai parrocchiani, anche agli altri amici che in tutta Italia leggono il mio blog. Il volume è presente in tutte le librerie.

 

 

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