La prima cosa da fare è mettersi in ascolto della nostra coscienza. Anche se per molti può sembrare un’assurdità il nostro “intimo” che è fatto di ragione e sentimento ci parla.
Da notare che parla anche a chi non crede perché è inscritto nel nostro DNA e prova ne è il fatto che il non ascoltarlo determina profondi stati di malessere fisico e psicologico. Ma su questo argomento non aggiungo altro visto che ci sono specialisti validissimi, soprattutto cultori di neuroscienze, di psicologia e di etica capacissimi di spiegare come funziona la cosa.
Noi credenti, più precisamente cristiani, abbiamo una luce speciale che illumina questo “intimo” e ci consente di osservare anche negli angoli più riposti. Questa luce è la Parola di Dio che comprende l’antico (i famosi dieci comandamenti) e il nuovo testamento (il Vangelo).
Basta, dunque, fermarsi a riflettere sui comandamenti o sulle beatitudini e immediatamente possiamo verificare la positività o la negatività delle nostre azioni/pensieri/parole, riconoscere nella confessione i nostri limiti e ricevere il perdono di Dio.
Ad esempio, seguendo l’ordine dei comandamenti, un cristiano “normale” come siamo noi riconosce che :
Non metto il Signore al primo posto (Io sono il Signore tuo Dio…)
L’ho anche insultato (Non nominare invano …)
Non sono andato a Messa e non ho nemmeno pregato (Ricordati di santificare…)
Non ho rispettato i miei genitori e nemmeno i miei anziani (Onora…)
Non ho ucciso nessuno però sono stato collerico e pesante (Non uccidere)
Ho commesso peccati della carne (Non commettere adulterio…)
Non sono stato sempre onesto (Non rubare…)
Ho sparlato del prossimo (Non dire falsa testimonianza…)
Sono invidioso di chi sta meglio di me (Non desiderare…)
BUONA CONFESSIONE !