Vi scrivevo ieri a proposito della benedizione dell’acqua per le famiglie e della peparazione delle ampolle… Aggiungo oggi che le prime sono già disponibili in sacrestia per cui la distribuzione può iniziare.
Ma desidero stamani accennare alla preghiera di benedizione dato che alcuni me ne hanno fatto richiesta.
È una preghiera normalissima attraverso la quale si invoca la benedizione di Dio sull’acqua facendo riferimento ad alcuni episodi specifici presenti nella Sacra Scrittura. Ne accenno a uno soltanto, conosciutissimo.
Il popolo di Israele era schiavo in terra d’Egitto. Quando si presentò l’occasione di recuperare la libertà il Faraone si oppose. Ma grazie all’intervento prodigioso di Dio attraversarono l’acqua del mare e poterono iniziare il cammino verso la terra promessa. Quando poi, per la difficoltà del viaggio, levarono le suppliche al cielo ebbero il dono dell’acqua che li dissetò e li aiutò a riprendere il cammino.
Quindi nella formulazione della preghiera si fa riferimento all’acqua che ci libera dal Nemico e sempre all’acqua che ci disseta dall’Arsura del sentirci abbandonati da Dio.
Il Nemico cui si allude è il demonio. Prima se ne parlava fin troppo. Oggi, al contrario non se ne parla per niente quasi fosse un tabù… e così diventiamo facili prede, incapaci per di più di sottrarci alle sue suggestioni malefiche!
Quanto all’Arsura si tratta di quell’inquietudice che ci prende quando ci capita qualche problema e abbiamo l’impressione che il Signore si dimentichi di noi…
Quando dunque mi capitano momenti di tentazione o di abbandono, mi segno subito la fronte con l’acqua benedetta e riprendo coraggio.
Per questo è bene che in ogni famiglia ci sia l’ampolla dell’acqua e l’immagine della Madonna a sollievo delle nostre paure.
Per farvi capire ancora meglio la questione riporterò sul bollettino parrocchiale la formula di benedizione in modo che ci sia maggiore chiarezza.