Stamo per entrare nella settimana santa, la “settimana” per eccellenza almeno per noi cristiani. Abituati come siamo a viverla intensamente avvertiamo un pochino di sofferenza anche soltanto al pensare che certe bellissime celebrazioni dovranno essere ridotte data la situazione difficile che stiamo vivendo con contagi e morti.
Domenica, ad esempio, non ci sarà la benedizione dalle suore… Gli olivi verranno benedetti durante le varie Messe e dovrete portarveli da casa o ritirarli in chiesa confezionati in busta chiusa e sanificata…
Le Quarant’ore diventeranno dieci al massimo perché restando in fascia rossa saranno pochissimi quelli vorranno fare i turni di adorazione: io sarò in chiesa mattina e pomeriggio ma l’Adorazione si terrà soltanto dalle 16.00 alle 18.00 (sarà presente un confessore).
Il Giovedì santo ci sarà la celebrazione ma non la lavanda dei piedi e nemmeno la distribuzione del pane dei poveri. Il “sepolcro” verrà allestito come sempre ma la chiesa verrà chiusa alle 21.00.
Il Venerdì santo ci saranno le consuete tre celebrazioni, tutte in forma semplificata: alle 15.00 per ricordare il momento della morte in croce, alle 18.00 l’omaggio al crocifisso (il bacio non ci sarà… vi spiegherò al momento) e alle 20.00 la Via Crucis in chiesa (leggeremo le riflessioni sulla rivista). La cena dovremo … saltarla!
E la salteremo anche il sabato perché la Veglia dovremo iniziarla alle 20.00 per concluderla, anche questa semplificata, alle 21.00. L’acqua verrà benedetta ma non potrete ritirarla. Anche le uova potranno essere benedette ma dovrete tenerle in borsa… E dopo, tornati a casa, ci faremo una bella cenetta pasquale…