Oggi, 25 Marzo, è la festa liturgica dell’Annunciazione… questo vuol dire che fra nove mesi sarà la festa del Natale. Scommetto che in questo momento vi chiederete il motivo di questo accenno…
È senza dubbio un richiamo all’ottimismo: è vero che siamo in piena pandemia, aumentano contagiati e morti; mancano i vaccini, i politici ci rovesciano addosso fiumi di parole prive di significato: ci fosse, fra i tanti intervistati, almeno un responsabile tecnico a spiegarci se e quando potranno arrivare! Ecco allora il richiamo all’ottimismo a evitare che l’ondata, stavolta psicologica, ci porti all’esaurimento nervoso.
Ma c’è anche un altro significato. Nella nostra Diocesi Pisana si ricorda l’inizio dell’ANNO PISANO. I nostri predecessori, come sapete, iniziavano l’anno non il primo di Gennaio ma il 25 Marzo, festa appunto dell’annunciazione tanto erano devoti della Madonna. In questo giorno, fin dall’inaugurazione del Duomo e quindi fin dal Medioevo, il popolo si radunava in chiesa e attendeva pazientemente che, minuto dopo minuto, un raggio di sole illuminasse la mensola ovoidale posta sotto il matroneo di sinistra.
Quello era il segno dell’inizio dell’anno e allora i Canonici e i Reggenti politici della città procedevano alla preghiera a favore della città.
L’usanza continua ancora: oggi, a mezzogiorno in punto, Canonici e Consiglio Comunale al completo -pur in assenza di popolo a causa della pandemia- ricorderanno l’appuntamento e pregheranno per la città, per il Comune e per la Diocesi, noi compresi.
Vediamo quindi di non dimenticare questo appuntamento importante per la città di Pisa ma anche per noi. Forse non lo sapete/ricordate ma la nostra prima (veramente sarebbe la seconda) chiesa è dedicata alla Madonna e a San Ranieri segno evidente della considerazione che avevano, nel passato (ma penso anche nel presente) per il nostro paese. La lapide a ricordo è ancora ben visibile sullo stipite della Chiesa vecchia in Via Duca d’Aosta.