Oggi la carissima signora Anna Brosio fa 100 anni.
Sono stato a farle visita e le ho consegnato un piccolo dono accompagnato da un biglietto augurale in cui l’ho ringraziata per l’affetto e la stima che ha avuto e ha nei miei confronti e per la preghiera con la quale da sempre mi accompagna.
Prima di venire al Forte la conoscevo ma solo per sentito dire: mi avevano parlato di lei la moglie del carissimo dottor Guido Baldacci, prof.ssa Vera, la signora Lina Bertelli e soprattutto mia cognata Giovanna. Sapevo che era stata una animatrice della vita “marinese” e, fin da giovane, una fervente devota della Madonna.
I suoi innumerevoli pellegrinaggi a Lourdes in qualità di “dama” le avevano fatto conoscere tanti ammalati e numerosissimi accompagnatori che le erano rimasti amici. Giovanna, ad esempio, aveva ricevuto proprio da lei la “montura” cioè l’abbigliamento d’obbligo per i volontari che partecipano ai pellegrinaggi sui treni “bianchi” (vagoni barellati) dell’UNITALSI.
Venendo parroco al Forte l’ho conosciuta da vicino e ho scoperto insieme alla sua “verve” tante altre doti inclusa la grande spiritualità. Le sono stato vicino in alcuni momenti difficili come nell’occasione della malattia e della morte di suo marito Ettore pure lui uomo d’altri tempi, un vero signore di poche ma sempre molto assennate parole.
Avendo poi conosciuto il figlio Paolo è cresciuta la confidenza e con questa l’affetto, vicendevole, profondo e sincero.
Le auguro, come ho scritto nel biglietto d’accompagnamento, di avere ancora tantissimi altri giorni, in salute, per farci compagnia con la sua intelligenza e il suo amore.