239. IN CAMMINO – Don Janni Sabucco

A cura dell’associazione degli esuli  istriani è uscita una pubblicazione che ricorda il mio predecessore Mons. Sabucco di v.m. L’ho letta (via mail) con piacere anche se già conoscevo gli argomenti e le testimonianze riportate.
Vi segnalo il link:
https://www.anvgd.it/don-janni-sabucco-esule-a-pisa/

Si tratta di testimonianze che io ho udito dalla viva voce di don Janni e di don Desiderio, suo amico e compagno di studi e di parrocchia, nelle quali si racconta del tragico destino di tanti italiani vittime della furia “titina” negli anni del dopo-guerra.

Don Janni me ne parlava ma sempre in modo pacato quasi avesse ormai rimosso quel terribile passato. E quando riportava gli episodi più cruenti li inquadrava nelle vicende storiche di quel periodo in cui anche le persone miti erano diventate belve feroci.

Penso che, per quanto la mia nomina a  parroco di Forte dei Marmi, ci sia stata una sua precisa indicazione fatta all’arcivescovo Plotti. Nel Settembre 1996 avevo conferito a don Janni il premio nazionale “Icilio Felici”: nell’occasione avevamo parlato a lungo ed era stata l’occasione per conoscerci meglio. A distanza di un mese esatto ero già stato nominato parroco. Per questo mi viene da pensare che ci sia stata dietro una sua qualche indicazione.

Nella foto che allego (poco a fuoco purtroppo) mi si vede accompagnare don Janni mentre scende gli scalini della Pieve di San Casciano subito dopo aver tenuto il discorso di circostanza. L’attribuzione del Premio ebbe un notevole riscontro sui giornali locali (don Janni infatti era molto conosciuto anche nel Piano di Pisa) e pure sulla Rivista Internazionale del Serra Club e tutto questo lo aveva reso felice.

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