Il Lunedì cerco di ritagliarmi qualche ora di riposo. Stamani non è stato possibile perché ho avuto quattro incontri uno dietro l’altro e, devo dire, uno più bello dell’altro. Quindi sono felice ma sono anche molto stanco.
Riferisco brevemente circa la festa di sant’Ermete e poi, nei prossimi giorni, vi scriverò di altri due argomenti che mi stanno molto a cuore.
Allora la festa ha avuto inizio con la benedizione del paese officiata, alla presenza del Sindaco, dal sagrato della chiesa parrocchiale. Erano presenti pochi ma selezionati fedeli a fare corona con la Filarmonica schierata in un luogo a parte per non creare assembramento.
Dopo la benedizione e il saluto augurale del Sindaco è stata accesa la torcia per la tradizionale “focata” quest’anno ridotta di molto sempre per gli stessi motivi.
Le Messe del mattino di Sabato, giorno della festa, sono state assai frequentate. Quella delle 11.30 ha visto presenti numerosi bambini insieme con i genitori e i catechisti.
L’idea di offrire un “maxi-biscotto” è stata geniale: i bimbi (come pure i grandi) se ne sono usciti festosi quasi avessero ricevuto un dono prestigioso. Sulla porta sono stati “intercettati” dalla corrispondente del TIRRENO che ha chiesto spiegazioni circa l’iniziativa e ha scattato una foto-ricordo (un po’ sbiadita ma passabile).

Nel pomeriggio, nel parco delle Suore, era presente un folto gruppo di fedeli fortemarmini e ospiti. C’è stata la consegna del PREMIO e dei FIORI ma di questo ne scriverò nella rivista di Natale.