Ieri sono tornato da Pisa assai abbattuto…
Avevo un incontro con alcuni confratelli su questioni riguardanti il nostro Presbiterio diocesano. Ero partito da casa con alcune proposte molti interessanti (così pensavo) che ho presentato con entusiasmo ai presenti forte dei “numeri” e del consenso della “base”.
Invece non sono state accolte positivamente, anzi!
Ho cercato quindi di “perorare la mia causa” con tutti gli argomenti possibili e immaginabili ma non c’è stato niente da fare. Non c’era il clima adatto alle mie proposte almeno all’apparenza.
Così al momento della votazione ho dovuto soccombere: un voto a favore (il mio) e nove voti contrari. Ho capito però che se ci fosse stato il voto segreto avrei vinto alla grande!
Ecco spiegato il mio abbattimento! E anche un certo qual desiderio di rivalsa, ma non posso andare oltre per non tradire la consegna del silenzio. Però ho scacciato subito la tentazione.
In questi giorni si fa un gran parlare di cammino sinodale ma guardate che è proprio difficile camminare insieme anche per noi sacerdoti. Però bisogna accettare con umiltà cristiana di essere contraddetti e posti in minoranza. Evidentemente mi è mancato un sufficiente “discernimento”.
Avrei dovuto pensarci di più e meglio.