371. IN CAMMINO – final…

Non posso scrivere “finalmente” perché il telefono ancora non funziona però almeno il computer – grazie a un collegamento di fortuna fatto con il cellulare – è stato attivato. Quando mi avranno concluso il lavoro aggiungerò “… mente” nel titolo. Per il momento soltanto “final…”.

Venendo allora alla nostra quotidiana modesta nota vi comunico la mia soddisfazione per aver partecipato in settimana alla video conferenza sul tema dei diritti umani organizzata dall’AGESC (associazione genitori scuole cattoliche) di Cesena e Lucca nelle persone dei prof.ri Paolo Dell’Aquila e Michela Del Carlo.

Le relazioni affidate a Mons. Giuliodori e a Mons. Castellucci sono state davvero molto interessanti.

Quella di Mons. Giuliodori sono riuscito ad ascoltare solo in parte perché non riuscivo a collegarmi. La parte che ho ascoltato ha riguardato lo sviluppo del Patto Educativo Globale proposto a suo tempo da Papa Francesco: sono state attivate ben 5 commissioni affidate poi per l’approfondimento e la attuazione delle idee ad altrettante importanti università cattoliche in Europa (2), negli Stati Uniti, nell’America latina e nelle Filippine. La cosa ovviamente mi ha fatto molto piacere e spero che ci possano essere ulteriori sviluppi sia a livello di idee che di proposte operative come ha ben specificato lo stesso relatore.

Mi ha interessato ancora di più quella di Mons. Castellucci intanto perché lo conosco di persona e poi perché ha toccato degli argomenti che conosco bene e di cui subito dopo la sintesi dell’intervento di Castellucci vi scriverò.

Dunque Mons. Castellucci è andato dritto all’argomento spiegando che non ci sono diritti di destra o di sinistra in quanto tutti i diritti sono tra loro connessi. E ha citato sei gruppi di diritti: il rispetto per la vita umana, la centralità della famiglia, la libertà d’educazione, la pace e la non-violenza, la giustizia e il lavoro, la custodia del creato. Tutto questo con semplicità espositiva e chiarezza scientifica. Ha aggiunto anche qualcosa relativamente al “cammino sinodale” suggerito da papa Francesco per la Chiesa universale, facendo riferimento allo stile educativo di Gesù che educa “in cammino e facendo domande” che reclamano risposte dai suoi interlocutori.

Ora, dato che la Dottrina Sociale della Chiesa è stata mio oggetto di studio per lunghi anni sotto la guida del prof. p. Spiazzi fino al dottorato, mi sono sentito particolarmente coinvolto (e pure emozionato perché don Erio parla con la stessa chiarezza di Spiazzi).

Questa emozione mi ha un po’ frenato nel mio intervento ma sono riuscito, o almeno lo spero, a comunicare la mia convinzione che nelle nostre comunità giovanili, specialmente nei gruppi degli adolescenti che seguono il catechismo dobbiamo favorire incontri teorici con il mondo della politica, del volontariato, del sociale pubblico e privato, dell’Amministrazione della città… e momenti pratici.

Ciò che abbiamo sempre fatto a Forte dei Marmi (N.B. Gli ultimi tre anni NON fanno testo perché sono saltati gli incontri con la Croce Verde, con il Sindaco, con la Mutuo Soccorso, con la Capitaneria, con gli onorevoli del territorio, con il Liceo scientifico e anche le visite ai minori disabili… tutto, purtroppo!)

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