438. IN CAMMINO – dalla padella…

… nella brace! Già, proprio così. Sembrava di aver guadato il fiume della paura con l’epidemia (quasi) sotto controllo e invece ci si sta mettendo in mezzo la guerra.

E che guerra! Entrambi i paesi contendenti sono dotati di armi di stermino di massa e pure di generali fanatici della guerra pronti a “dare una lezione” ai “nemici” senza valutare le possibili conseguenze.

Le conseguenze purtroppo sono già in atto. Non mi riferisco a quelle di tipo economico finanziario che, peraltro, sono già pesanti vista l’impennata dei costi del gas e della luce con, al seguito, tutti i generi di consumo incluso il … pane. Mi riferisco invece allo stress determinato dalla paura che comincia a serpeggiare soprattutto tra gli anzianissimi che hanno conosciuto certi disagi e certi smarrimenti.

I giornali sembrano felici di dare brutte notizie. Ci ridono sopra. Ridono pure nel descrivere l’entità delle forze militari italiane a confronto con quella delle grandi potenze. È vero che la potenza italiana non sta nella forza militare bensì nella forze delle idee, della diplomazia nella quale non siamo secondi a nessuno ma ci vorrebbe un po’ di rispetto anche per le forze armate senza per questo essere guerrafondai.

Ma la “potenza” per eccellenza – e questa è una potenza internazionale – sta nella forze della preghiera accompagnata da gesti di sacrificio e generosità. Ha fatto bene quindi Papa Francesco, seppure snobbato perfino da praticanti cristiani, a indire una giornata di preghiera e digiuno per il prossimo Mercoledì, mercoledì delle ceneri, inizio della Quaresima.

Restiamo fedeli al Papa. Anche chi non condivide certe sue impostazioni pastorali non dimentichi il Suo ruolo e gli riservi ogni giorno preghiera e illuminazione dallo Spirito santo. È destino di chi è consacrato di soffrire e di offrire; non a caso subito dopo l’ordinazione sacerdotale ci viene detto: “preparatevi a soffrire…” e certo questo vale anche per il Papa, da sempre.

Chiudo la nota con una “goccia” di speranza. C’erano già molte candele in chiesa a mezzogiorno. Segno che qualcuno ha già cominciato a pregare. Siamo sulla strada giusta. Coraggio.

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