Non so, al momento, se gli incontri diplomatici tra i contendenti produrranno qualche significativo effetto tipo tregua o qualcosa di simile.
Mentre sto scrivendo la nota i diplomatici sono ancora al lavoro (ormai sono già passate tre ore) ma non hanno ancora rilasciato dichiarazioni. Vogliamo quindi c0ntinuare a pregare intensificando al contempo qualche sacrificio come ci ha chiesto il Papa: “preghiera e penitenza”.
Questa mattina ho letto sui giornali alcune dichiarazioni da una parte e dall’altra. Pur nelle differenze anche sostanziali circa le motivazioni che hanno portato alla guerra emerge CHIARISSIMO il desiderio che tutto questo finisca e torni tra i due popoli fratelli un clima più disteso foriero di accordi di pace.
Ieri anche noi abbiamo pregato allo scopo e così anche nel pomeriggio di sabato. I ragazzi hanno partecipato offrendo ai presenti un bel momento di preghiera corale, con le candeline in mano accese, mentre tutti i presenti cantavano “Kyrie eleison”: Signore pietà, pietà delle nostre cattive alzate di ingegno che ci impediscono di scorgere le ragioni degli altri.
Ma i ragazzi hanno fatto anche qualcosa in più e di questo vogliamo fare tesoro anche noi.
Hanno deciso, a cominciare dal Mercoledì delle ceneri ormai prossimo e fino a Pasqua, a offrire al Signore ogni giorno un gesto di bontà. Non solo. Hanno pensato bene, aiutati in questo dai loro insegnanti/catechisti o anche genitori, di partecipare pure alla celebrazione delle ore 18.00 in chiesa per partecipare alla preghiera di tutta la Chiesa a favore della PACE.
Ho chiesto agli insegnanti che hanno avuto l’idea di chiedere il parere preventivo dei genitori e così hanno fatto per evitare che la partecipazione a un momento di preghiera per la pace diventi motivo di discussione o di litigio in famiglia.
Davvero bravi. Sia i piccoli che i grandi che hanno colto questa occasione per parlare di pace!