Si avvicina la settimana “santa” e vogliamo riprendere, almeno in parte, le nostre tradizioni che, dopo due anni abbondanti di pausa, rischiano di morire.
Della Domenica delle Palme già ne ho scritto ieri. Vogliamo riprendere la tradizione del “palmizio” con il quale i nostri bambini accoglievano festosi il sacerdote nel parco delle Suore per la benedizione. Seguiva poi verso la processione verso la chiesa parrocchiale, per il triplice “tocco” al portale di centro – le porte di Gerusalemme – l’ingresso solenne e la lettura della passione di Gesù.
Tutto questo possiamo benissimo riprenderlo. L’unico problema sarà la consegna dell’olivo. Le prescrizioni infatti – leggo dalla nota inviata dalla Conferenza dei Vescovi – prevedono che ognuno se lo porti da casa…
Come potremo rimediare visto che le persone sono abituate a riceverlo direttamente in chiesa? Proveremo a lasciarne un fascio dalle Suore già dal pomeriggio di Sabato e un altro in chiesa dalle prime ore del mattino e poi… vedremo.
Sulle balaustre dell’altare poi lasceremo un congruo numero di copie della nuova Rivista con applicato un piccolissimo rametto in modo che almeno il segno resti. L’importante sarà vigilare che non ci sia ressa né prima nè durante la funzione e – più importante ancora – che ognuno tenga la mascherina.
Nei tre giorni successivi – Lunedì, Martedì e Mercoledì, dalle 15.30 alle 18.00, sarà esposto solennemente il Ss.mo Sacramento per la preghiera di Adorazione in silenzio per poi concludere con la celebrazione eucaristica. Sulle panche saranno presenti alcuni libretti di preghiera per favorire la riflessione. Un sacerdote sarà a disposizione per la confessione.
Il Mercoledì, come sempre, il Santissimo Sacramento sarà esposto anche al mattino dalle 10.30 alle 12.00. Vi ricordo l’usanza di offrire una pianta fiorita (possibilmente bianca) per il “sepolcro”.
Quanto al triduo sacro ve ne scriverò domani.