Torno ora dalla Piazza del Comune. Faceva freddo e piovigginava per cui non eravamo in molti. Anzi, eravamo davvero pochi. Un po’ il tempo e un po’ gli anni che passano e quindi certi eventi, seppure determinanti della e per la nostra storia vengono dimenticati.
Con tutto questo è stata una cerimonia molto dignitosa con le Autorità cittadine, civili e militari, presenti con l’uniforme e altri rappresentanti delle formazioni politiche, sindacali ecc.
Il Sindaco mi ha voluto dare la parola subito dopo l’omaggio della corona d’alloro. L’ho ringraziato e, prima della preghiera d’obbligo, ho richiamato i presenti all’impegno per la pace in questo momento tanto drammatico della storia dell’Europa.
Mi sono tornati alla memoria, e l’ho detto chiaramente, oltre che i miei famigliari anche i tanti sacerdoti che offrirono la vita per le popolazioni loro affidati. Erano tutti, salvo poche eccezioni, giovanissimi ma disposti da subito a metterla in gioco per salvare il loro popolo.
Questa generosità, riconosciuta anche dagli invasori, ebbe il premio della medaglia d’oro e della menzione nell’albo d’onore dei sacerdoti della Diocesi Pisana con tanto di ricordo indelebile inciso nel marmo nel giardino/sacrario dell’Oasi del Sacro Cuore a Calci (Pisa).
Subito dopo la cerimonia sono corso a dare un saluto alla carissima Ines di cui domani celebrerò il funerale. In questi anni mi è stata molto vicina con affetto materno. Donna di grande fede era solita offrire le sue preghiere per noi sacerdoti. Lo ricorderò anche domani al funerale ma ritengo opportuno anticiparlo fin da oggi.