489. IN CAMMINO – ho confuso i giorni

Pensavo fosse Sabato  e invece era Venerdì… e così mi son dimenticato di scrivere la nota quotidiana. Vengo a rimediare stamattina in modo da non interrompere il contatto.

Dunque oggi, anche se sabato, nella mia testa è venerdì. Di quale argomento vi posso scrivere? Vi scriverò brevemente della storia dei primi venerdì del mese. Una storia gloriosa che ha visto, negli anni, tanti uomini e donne salvarsi l’anima grazie a questa speciale devozione.

Di cosa si tratta?

Nelle visioni di Santa Margherita Maria Alacoque, una suora mistica Francese della metà del milleseicento, Gesù appare con il cuore in mano a significare il suo grande amore per l’umanità e chiede d’essere ricambiato. Promette a chi accetterà questo patto d’amore, concretizzato nella S.Comunione – in stato di grazia –  per nove primi Venerdì del mese la “perseveranza finale”

Questa devozione divenne conosciutissima grazie a un documento magisteriale di Papa Leone XIII che ne spiegò il significato e lo propose a tutto il mondo cristiano a rimedio delle tante cattiverie ecc.

Da quel momento, in tutte le chiese parrocchiali e non solo del mondo cattolico, nacquero le “Comunioni” riparatrici dei primi Venerdì del mese. La prima cosa che facevano i genitori non appena i bimbi avevano ricevuto la Comunione era quella di accompagnarli per NOVE MESI in chiesa a ricevere il Sacramento. A quel punto c’era la “sicurezza” che il bimbo, divenuto giovane-adulto-anziano non avrebbe smarrito la fede e se anche l’avesse smarrita avrebbe avuto il dono speciale di ritrovarla in punto di morte (perseveranza finale).

A giudicare dalle cronache dei primi anni ’50 divenne una pratica universale: alla sera dei primi nove venerdì del mese folle di uomini – le donne ne erano escluse – entravano in chiesa per la Confessione e la Comunione. Anche mio padre e lo zio Varese fecero i primo nove Venerdì del mese, piccolissimi, accompagnati dal nonno Beppe. E penso d’averli fatti anch’io anche se non ne ho un ricordo preciso.

Nello stesso tempo nacquero grandi Basiliche, Università, Ospedali ecc. dedicati al Sacro Cuore, con innumerevoli statue a ricordare la promessa.

Con il Concilio questa devozione passò in disuso ma per fortuna, grazie alla scoperta della “Divina Misericordia”, non è stata dimenticata e continua a essere praticate.

In confidenza,  a costo di passare da retrogrado, ve la raccomando anch’io.

Segnatevi sul calendario il primo venerdì dei mesi seguenti la prima Comunione del vostro bimbo e portatelo in chiesa a confessarsi e a fare la Comunione.

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